Call for Papers, European Research Reactor Conference (RRFM) 2022

La European Research Reactor Conference (RRFM) di quest’anno si terrà tra il 14 e il 17 Giugno 2022 a Budapest, Ungheria, e riunisce reattori di ricerca di tutte le potenze, critici e sottocritici, e collaborazioni con prototipi di SMR. Possono essere presentate candidature per presentazioni orali e poster su: ciclo del combustibile, utilizzo dei reattori, metodi innovativi in fisica del reattore e termoidraulica, nuovi progetti di reattori di ricerca, operation&maintenance e ageing management, safety&security, decommissioning e smantellamento e gestione del rifiuto. La scadenza per la presentazione degli abstract è il 18 Marzo, per maggiori informazioni è possibile visitare questo link.  

Webinars UNIPI: IAEA e formazione professionale

All’interno della serie Past-students and Expert Webinars in Nuclear Engineering promossi dal Corso di laurea in Ingegneria Nucleare dell’Università di Pisa, segnaliamo i prossimi interessanti appuntamenti di gennaio: Venerdì 14 gennaio 2022 ore 15: Inside the IAEA, Andrea Borio di Tigliole, Programme coordinator, IAEA Venerdì 21 gennaio 2022 ore 15: From university to professional activities in nuclear new build projects, Christian Schoenfelder, Schoenfelder.Training, Germany. Per maggiori informazioni e per i link alle stanze MSTeams è possibile consultare la pagina ufficiale.  

L’Europa prende tempo ma la crisi energetica morde

Abbiamo atteso fino all’ultimo nella speranza di poter dare ai nostri lettori la bella notizia dell’inclusione dell’energia nucleare nella Tassonomia europea della finanza sostenibile. Eppure gli Atti Delegati, la cui presentazione al Parlamento di Strasburgo da parte della Commissione era attesa entro la fine dell’anno, sono stati, dopo una serie di anticipazione, di volta in volta rinviati. Le ultime indiscrezioni parlano di uno stallo creatosi a causa della mutata posizione del neo eletto governo tedesco, che avrebbe sconfessato accordi precedentemente presi tra Merkel e Macron. Serviranno dunque ancora settimane a raggiungere un accordo e poi passerebbero 4 o 5 mesi per l’entrata in vigore delle norme. Nel frattempo, la crisi energetica che attanaglia il vecchio continente sembra precipitare nell’indifferenza generale del governo dell’Unione, che ancora si illude trattarsi di una crisi temporanea, di pochi mesi, dovuta alla ripresa economica piuttosto che di una crisi strutturale. Ad ogni modo l’ormai certo inserimento dell’energia nucleare nella Tassonomia crea nervosismo negli ambienti antinucleari, con alcuni media italiani che fanno a gara con articoli quotidiani a screditare l’energia dell’atomo, avvalendosi delle motivazioni più strampalate, essendo il nucleare ormai non più attaccabile sotto il profilo tecnico-scientifico, come asseverato da numerosi organismi internazionali. E mentre il blocco anti-nucleare, composto da Danimarca, Germania, Austria e Irlanda mantiene salde le proprie posizioni minacciando azioni legali contro la decisione della Commissione, diversi segnali dimostrano come l’indispensabilità del nucleare sia tutt’altro che un mito. Primo fra tutti l’improvvisa chiusura per manutenzione straordinaria di 4 reattori francesi, che ha causato la perdita del 10% della capacita nucleare transalpina forzando la riattivazione di vecchie centrali ad olio combustibile e carbone, sulla scorta di quanto avvenuto già in precedenza in Italia causa la spinta al rialzo dei prezzi del gas naturale. Ma ci sono anche le notizie positive. Di pochi giorni fa la notizia che il governo olandese ha infatti deciso non solo di mantenere attiva la centrale nucleare di Borssele, ma ha anche stanziato 500 milioni di euro per la costruzione di due nuove centrali da qui al 2025. La Polonia, dove secondo i sondaggi il nucleare incontra il favore del 78% dei cittadini, ha nel frattempo individuato il primo sito dove sorgeranno i nuovi impianti nucleari. La Finlandia ha avviato l’unità 3 di Olkiluoto, il primo EPR del continente, che produrrà a regime circa il 14% del fabbisogno elettrico del Paese. Ma la vera notizia correlata all’avvio del reattore è la dichiarazione di apertura sul nucleare del movimento Fridays for Future finlandese, motivata dal fatto che la crisi climatica costituisce un rischio maggiore delle scorie nucleari. Per chiudere, la Bielorussia ha avviato il caricamento del combustibile nell’unità 2 di Ostrovets, che verrà connessa alla rete nei primi mesi del 2022, affiancando Ostrovets 1, che già produce il 22% dell’elettricità del Paese. La Bielorussia sta nel contempo elettrificando i consumi finali per ridurre sempre più il consumo di gas naturale, e dal 2024 integrerà la propria rete elettrica c on quella della vicina Russia. Anche fuori dall’Europa ci sono stati avvenimenti importanti: il primo reattore di quarta generazione (HTR-PM, un reattore modulare a gas ad alta temperatura) connesso alla rete in Cina (si avete capito bene, un reattore di IV generazione, quelli che secondo i giornali italiani non esistono); la decisione del fondo sovrano del Qatar di investire 85 milioni di sterline per aggiudicarsi una quota del 10% nella controllata di Rolls-Royce che costruirà gli Small Modular Reactors. Non resta che auspicare quindi che le feste portino consiglio e che facciano uscire la Tassonomia dalle sabbie dei contrapposti veti politici, ma soprattutto che insinuino, nel governo Europeo e in quelli dei Paesi membri, un barlume di visione strategica nel campo energetico che non è. più a nostro avviso procrastinabile.    

Successo della giornata di studio AIN sul nuovo nucleare

Si è svolta il 15 dicembre 2021 la giornata di studio annuale dell’Associazione Italiana Nucleare, quest’anno dedicata al tema de “Il nucleare decisivo nella transizione energetica”. Ai lavori, svoltisi in presenza presso la Sala Capranichetta di Piazza Montecitorio in Roma e fruibili online, hanno preso parte una quindicina di oratori e assistito alcune decine di persone dal vivo e alcune centinaia da remoto. Ai saluti di apertura del Presidente di Associazione Italiana Nucleare, Umberto Minopoli e al videomessaggio inviato dal Sottosegretario agli Affari Europei Vincenzo Amendola, hanno fatto seguito interventi di altissimo valore tecnico di ospiti italiani ed internazionali che hanno evidenziato, partendo dal quadro attuale e sulla base degli ambiziosi obiettivi postisi dalla comunità internazionale in termini di decarbonizzazione, come il nucleare sia una risorsa imprescindibile il cui sviluppo va incoraggiato e stimolato per quei Paesi che intendono farne uso. E’ stato rimarcato in diversi interventi il contributo d’eccellenza della ricerca e dell’industria italiana alle tecnologie nucleari avanzate – non solo in ambito energetico – seppure auspicando un maggiore supporto di tipo legislativo al settore, in particolare in questo momento in cui nuove tecnologie, come i piccoli reattori modulari (small modular reactors) e i reattori avanzati di IV generazione stanno per affacciarsi sul mercato con una vivace competizione internazionale di progetti e di filiere industriali. Ampia e bilanciata anche la partecipazione di esponenti politici. L’on. Vannia Gava, Sottosegretario al Ministero della Transizione Ecologica, ha definito il convegno “coraggioso”, riferendosi ad alcuni maldestri attacchi apparsi sulla stampa nei giorni precedenti, e ha aggiunto che “c’è bisogno di dibattito e che qualsiasi mezzo [tecnologico, ndr] che sia sicuro e che sia nuovo vada studiato e non demonizzato. Nella tavola rotonda conclusiva sono intervenuti l’on. Erica Mazzetti (FI), il sen. Antonio Misiani (PD) e Chicco Testa (Presidente FISE, Assoambiente). Mazzetti e Testa si sono trovati d’accordo sul fatto che il nucleare di nuova generazione vada quantomeno preso seriamente in considerazione, alla luce dei limiti della penetrazione delle rinnovabili e del crescente costo del gas. In particolare, l’on Mazzetti ha dichiarato che “la politica con scienza e coscienza deve introdurre una strategia energetica differente e nuova, che abbracci tutte le tecnologie, altrimenti e tra non molto il costo dell’energia schiaccerà le famiglie e il nostro tessuto imprenditoriale e produttivo”. Di parere opposto Misiani che, seppur aprendo alla prospettiva di un dibattito sugli strumenti per agevolare la ricerca e lo sviluppo e qui di la competitività delle imprese italiane del settore sui mercati esteri, reputa che in futuro il nucleare giocherà un ruolo sempre più marginale. Il video del convegno è fruibile sui canali social di Associazione Italiana Nucleare, che raccoglierà e pubblicherà anche tutti i contributi della giornata. https://www.youtube.com/watch?v=XWd_Dxf1_so

Giornata Nazionale AIN: il programma

Si terrà a Roma il 15 dicembre con inizio alle 9.30 presso la Sala Capranichetta di Piazza Montecitorio l’annuale giornata di studio indetta da Associazione Italiana Nucleare. L’evento, intitolato “Il Nucleare decisivo per la Transizione Energetica” vedrà l’intervento di numerosi esponenti politici. e del mondo delle imprese e della ricerca con una presentazione e una discussione a tutto tondo riguardo le prospettive del nucleare e energetico e della gestione dei rifiuti radioattivi. L’evento si svolge in presenza con possibilità di fruizione online sui social media di AIN e tramite piattaforma dedicata. Per partecipare in presenza è necessario registrarsi inviando un messaggio a segreteria@gstrategy.it La partecipazione in presenza è limitata alla disponibilità dei posti in sala e condizionata all’esibizione del Green Pass ed al rispetto delle normative vigenti in materia anti-contagio. Per seguire l’evento online è possibile registrarsi tramite la piattaforma dedicata o collegarsi ai canali Facebook o YouTube di AIN. Scarica il programma in formato PDF Scarica l’invito in formato JPG