Sogin ha terminato lo scorso 20 ottobre i lavori di demolizione degli schermi dei boilers dell’edificio reattore della centrale nucleare di Latina.
Si tratta di sei strutture in calcestruzzo armato la cui funzione era di isolare dall’esterno le condotte superiori di collegamento fra i boilers e l’edificio reattore.
Per la loro rimozione, Sogin ha adottato la tecnica della demolizione controllata con taglio in quota, a circa 50 metri d’altezza, mediante disco diamantato. Una volta sezionato, ciascun blocco, di circa 2 tonnellate, è stato movimentato a terra, con gru a torre appositamente installata. I blocchi sono stati quindi trasferiti in un’area attrezzata per separare il ferro dal calcestruzzo.
Ne sono risultate circa 1.200 tonnellate di materiale che, dopo gli opportuni controlli radiometrici, verranno allontanate dal sito e inviate a recupero, nell’ambito della strategia di economia circolare perseguita da Sogin.
Lo smantellamento della centrale di Latina produrrà complessivamente circa 319 mila tonnellate di materiali, di cui circa 297 mila tonnellate (il 93%) – per la maggior parte composte da metalli e calcestruzzo – potranno essere recuperate.
Fonte:
https://www.sogin.it/it/media/news/latina_termina_lo_smantellamento_schermi_boiler_20102020.html