Il Partito Democratico USA favorevole al nucleare

In tempi pre-elettorali negli USA anche delle semplici parole fanno notizia. Il supporto al nucleare da parte del Partito Democratico americano, come recentemente riportato sulla piattaforma della compagine politica liberal, merita particolare attenzione perché pone fine a cinquant’anni di non troppo velata contrarietà dei blues all’energia nucleare. Risale infatti al 1972 l’ultima menzione positiva dell’energia nucleare in un testo programmatico ufficiale del partito. Allora il partito dell’asinello si diceva favorevole a ulteriore ricerca e sviluppo nel campo delle fonti di energia non convenzionali, ivi comprese la fusione e lo sviluppo di reattori a fissione autofertilizzanti. Poi anni di oblio alternato ad aperta contrarietà: il documento programmatico del 2016 citava 31 volte la parola nucleare in contesti come “armi nucleari” e “annichilazione nucleare” ma mai “energia nucleare”. Dunque è senza dubbio positivo che il documento di quest’anno menzioni un approccio tecnologicamente neutro alle fonti energetiche, che includa l’utilizzo del nucleare esistente e di futura generazione. Anche il piano energetico presentato recentemente dal candidato democratico alla presidenza Joe Biden menzionava esplicitamente il ricorso all’energia nucleare, in particolare ai reattori modulari di piccola taglia (SMR) che dovrebbero affacciarsi sul mercato nel corso di questo decennio. Quanto queste parole incideranno nei fatti della politica energetica e climatica americana è arduo dirlo. E’ importante, anzi imprescindibile, che il nucleare goda di supporto trasversale nella politica americana, e queste prese di posizione unite a recenti atti legislativi come il NEIMA, potrebbero significare un effettivo impulso alla tecnologia nucleare negli USA. Il condizionale è d’obbligo però, dato che gli interessi contrari restano molti: dalle lobbies degli idrocarburi che vedono nel nucleare un competitore diretto e preferiscono abbracciare le rinnovabili (in quanto queste ultime necessitano della “stampella” del gas naturale”), ai maggiori gruppi ambientalisti quali il Sierra Club che restano tenacemente contrari al nucleare, passando dalla diffidenza del pubblico, sottoposto a molta cattiva informazione, il percorso del nucleare è irto di ostacoli. Gli ingenti investimenti previsti dai democratici in fonti rinnovabili e l’incertezza dei repubblicani che devono fare i conti con i loro finanziatori del settore oil&gas potrebbero effettivamente far pensare che si tratti di un sostegno che rimarrà sulla carta. Tuttavia, se il cambio di pensiero del Partito Democratico è stato indotto da un salutare scontro con la realtà dei fatti e dei numeri, primo fra tutti il dato che gli obiettivi climatici non sono raggiungibili senza il massiccio ricorso alla fonte nucleare, ciò non potrà che tradursi in atti concreti. D’altronde i giovani, tra i quali tradizionalmente il Partito Democratico riscuote maggior consenso, sono in maggioranza favorevoli al nucleare, con punte del 73% tra gli uomini.

Nuovo nucleare: le notizie scelte di luglio

CINA – A meno di cinque anni dalla posa della prima pietra, l’unità 5 della centrale di Tianwan raggiunge la criticità. Entro quest’anno dunque verrà connessa alla rete e comincerà a produrre energia, seguita entro il 2021 dall’unità 6. Entrambe le unità sono ACPR1000 di progettazione cinese, e fanno parte della terza fase di sviluppo del sito nucleare. Le unità 1 e 2 erano state costruite in base ad una accordo tra Russia e Cina nel 1992. La prima pietra era stata posata nel 1999 e le unità entrarono in servizio commerciale nel 2007. La fase due vide la costruzione delle unità 3 e 4, anch’esse di progettazione russa (VVER-1000): la costruzione impiegò circa sei anni (2012-2018). Lo scorso anno Rosatom e CNNC hanno siglato un accordo per la fase quattro, che prevede la realizzazione delle unità 7 e 8. ROMANIA – Dopo una lunga fase di stallo il governo rumeno ha ripreso il processo di espansione della centrale nucleare di Cernavoda. Il 14 luglio scorso è stata pubblicata in gazzetta ufficiale la decisione di costituire un Comitato di coordinamento strategico per la costruzione delle unità 3 e 4 di Cernavoda e per il retrofit dell’unità 1. Al contempo, l’accordo siglato nel 2019 con la cinese CGN per la costruzione di due reattori Candu-6 da 700 MW è stato abrogato. L’energia nucleare oggi copre in Romania il 18% del fabbisogno e costituisce il 33% della produzione a basse emissioni. Il nucleare impiega 11000 lavoratori, cui potrebbero aggiungersene altri 8000 graze al nuovo piano di espansione del sito nucleare. USA – Il Senato ha approvato il Nuclear Energy Leadership Act (NELA) mirato a sostenere la progettazione e realizzazione di reattori nucleari avanzati e far divenire gli Stati Uniti maggiormente competitivi in un settore industriale che li vede perdere posizioni nei confronti di Russia e Cina. Il provvedimento è stato approvato come emendamento al National Defense Authorisation Act for Fiscal Year 2021 (NDAA, S 4049), dunque, al fine della conversione in legge, lo stesso emendamento deve essere approvato ora dalla Camera. AUSTRIA – L’International Atomic Energy Agency (IAEA) e il Generation IV International Forum (GIF) hanno lanciato un appello per accelerare la realizzazione dei reattori di nuova generazione, a margine del 14esimo Interface Meeting tra le due parti. Stefano Monti, co-chair dell’evento e capo della Nuclear Power Technology Development Section della IAEA, ha riferito di come i delegati invocano un deciso cambio di passo al fine di accelerare la realizzazione di reattori avanzati che possano efficaciemente contribuire al processo di decarbonizzazione del settore energetico. In particolare si è posta l’attenzione sugli sforzi da porre nel campo della ricerca e sviluppo al fine dell’integrazione dei reattori avanzati con le altre fonti di energia e per il loro utilizzo nella produzione di idrogeno. Il GIF è un’iniziativa che coinvolge 13 nazioni, avviata nel 2000, volta a coordinare gli sforzi di ricerca e svilupp nel campo dei reattori avanzati. Tra le tecnologie sotto la lente vi sono i reattori veloci, che possono produrre 70 volte l’energia dei reattori convenzionali con la stessa quantità di combustibile. Due di questi reattori sono già operativi in Russia, il BN-600 e il BN-800 a Beloyarsk.

La centrale di Peach Bottom negli USA opererà fino a 80 anni

Le unità 2 e 3 della centrale nucleare di Peach Bottom in Pennsylvania (USA) opereranno fino al 2053 e 2054 rispettivamente. Si tratta della seconda centrale americana (la prima fu Turkey Point) ad ottenere dalla Nuclear Regulation Commission l’estensione della licenza fino ad 80 anni di vita. La richiesta di estensione era stata sottomessa dall’operatore Exelon a Luglio 2018, è l’iter di approvazione ha incluso anche la revisione e l’aggiornamento degli standard di sicurezza. Inoltre l’operatore ha apportato alcune migliorie tecnologiche alla centrale che acconsentiranno di avre una produzione superiore di elettricità pari al 12%. La NRC sta al momento valutando la richiesta di rinnovo di altre due unite, mentre altri operatori sono sul procinto di inviare altrettante richieste di estensione. Per approfondire si veda l’articolo di World Nuclear News.

ANS Student Conference 2020 – Rinviata

L’edizione 2020 della Student Conference dell’American Nuclear Society si terrà dal 26 al 28 Marzo a Raleigh in North Carolina. Il programma offre, tra le tante cose, un nutrito programma di visite tecniche a laboratori e aziende del settore nucleare e al simulatore della sala controllo della centrale nucleare Shearon Harris. La registrazione chiude il 19 Marzo. Qui maggiori informazioni. Aggiornamento 12/03/2020: causa diffusione della pandemia di COVID-19 l’evento è rinviato al 2021. Le registrazioni già effettuate saranno rimborsate.