Proseguono i lavori all’ITREC di Rotondella

Nell’impianto ITREC di Rotondella è in corso la realizzazione delle pareti in elevazione del futuro edificio di deposito annesso all’Impianto Cementazione Prodotto Finito (ICPF). L’ICPF è l’impianto che consentirà il condizionamento in malta cementizia di circa 3 metri cubi di soluzione liquida radioattiva, denominata “prodotto finito”, derivante dalle passate attività di riprocessamento del combustibile nucleare svolte nel sito. Nell’edificio di deposito verranno sistemati in sicurezza sia i circa 170 manufatti risultanti dalla cementazione che i due cask, contenitori schermanti ad alta resistenza dove saranno inseriti gli elementi di combustibile oggi stoccati nella piscina dell’Itrec e provenienti dal reattore statunitense Elk River, in attesa del conferimento al Deposito Nazionale. Fonte SOGIN

Sogin: prosegue a Latina lo smantellamento dell’edificio reattore

Sogin ha terminato lo scorso 20 ottobre i lavori di demolizione degli schermi dei boilers dell’edificio reattore della centrale nucleare di Latina. Si tratta di sei strutture in calcestruzzo armato la cui funzione era di isolare dall’esterno le condotte superiori di collegamento fra i boilers e l’edificio reattore. Per la loro rimozione, Sogin ha adottato la tecnica della demolizione controllata con taglio in quota, a circa 50 metri d’altezza, mediante disco diamantato. Una volta sezionato, ciascun blocco, di circa 2 tonnellate, è stato movimentato a terra, con gru a torre appositamente installata. I blocchi sono stati quindi trasferiti in un’area attrezzata per separare il ferro dal calcestruzzo. Ne sono risultate circa 1.200 tonnellate di materiale che, dopo gli opportuni controlli radiometrici, verranno allontanate dal sito e inviate a recupero, nell’ambito della strategia di economia circolare perseguita da Sogin. Lo smantellamento della centrale di Latina produrrà complessivamente circa 319 mila tonnellate di materiali, di cui circa 297 mila tonnellate (il 93%) – per la maggior parte composte da metalli e calcestruzzo – potranno essere recuperate. Fonte: https://www.sogin.it/it/media/news/latina_termina_lo_smantellamento_schermi_boiler_20102020.html

Giornata di Studio AIN 2020

Si è svolta ieri, 16 luglio, l’edizione 2020 della Giornata di Studio dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN), con un webinar dedicato alla chiusura del ciclo nucleare italiano. L’evento digital – aperto da Umberto Minopoli, Presidente AIN, e moderato da Raffaella Di Sipio del Consiglio Direttivo AIN – è stato un momento di approfondimento e confronto con Sogin, la società pubblica responsabile del decommissioning e della gestione dei rifiuti radioattivi, sulle sue attività di mantenimento in sicurezza e smantellamento degli impianti nucleari, con un focus su strategie, best practices e innovazione. Primo intervento della Giornata è stato quello dell’Amministratore Delegato di Sogin, Emanuele Fontani, che ha presentato il nuovo piano a vita intera elaborato dalla Società che mira a una maggior efficienza e a un rilancio delle attività di decommissioning dei nove siti nucleari, garantendone i tempi prefissati dal precedente. Il piano adotta un nuovo approccio strategico basato principalmente su: l’integrazione delle soluzioni, sia progettuali che tecnologiche, adottate nei piani di smantellamento dei diversi siti; il riallocamento delle risorse in base all’avanzamento delle attività; la minimizzazione dei rischi e lo sviluppo tecnologico. Per la sua implementazione Sogin sta finalizzando anche il nuovo piano industriale 2020-2025 che traccerà le linee manageriali e operative per il prossimo futuro. L’AD Sogin ha, infine, delineato lo scenario di evoluzione della Società caratterizzato dalla necessità di garantire il trasferimento intergenerazionale del know-how e dal progressivo sviluppo, con l’avanzare del decommissioning nucleare, delle attività di mercato nel settore delle bonifiche ambientali e del project management. A seguire, Francesco Troiani, Direttore Sviluppo e Innovazione Tecnologica di Sogin, ha evidenziato come i progetti di decommissioning presenti nel piano a vita intera siano stati ridefiniti sulla base delle migliori esperienze internazionali. A riguardo, si è tenuto conto delle raccomandazioni e dei suggerimenti indicati nelle review svolte dagli esperti dell’International Atomic Energy Agency che hanno comunque confermato come l’Italia, con Sogin, stia adottando un approccio “solido” al programma di decommissioning nucleare. È stato inoltre ricordato che Sogin ha attivato nell’ultimo periodo collaborazioni per lo scambio di esperienze con i principali partner europei di settore. Con il successivo intervento di Lucia Paradiso, task manager del sito di Rotondella, è stato illustrato il progetto, autorizzato di recente dall’Autorità di controllo ISIN, per lo stoccaggio a secco del combustibile Elk River. L’attività prevede il trasferimento degli elementi di combustibile presenti nella piscina dell’impianto all’interno di appositi contenitori, denominati cask, che saranno stoccati nei depositi temporanei del sito in attesa della loro futura sistemazione nel Deposito Nazionale. A chiudere la sessione mattutina Fabrizio Speranza, Direttore Programmazione, Controllo & ICT di Sogin, che ha raccontato la forte spinta all’innovazione della Società, presentando il nuovo sistema informatico, in fase di implementazione, per la gestione dei rifiuti radioattivi integrato con la tecnologia blockchain, pubblica e permissionless. A riguardo, è in corso la call for innovation “SARR – Soluzioni Avanzate per i Rifiuti Radioattivi” rivolta a startup e PMI innovative, lanciata da Sogin con il duplice obiettivo di rafforzare la digitalizzazione dei processi e contribuire allo sviluppo sostenibile. La sessione pomeridiana è stata dedicata alle presentazioni delle esperienze internazionali di giovani manager e ricercatori italiani aderenti alla AIN – Italian Nuclear Young Generation (AIN – INYG). Sono intervenuti Riccardo Rossa, ricercatore presso il Belgian Nuclear Research Center, Antonio Froio e Roberto Bonifetto del Politecnico di Torino, Fidelma Di Lemma, ricercatrice presso l’Idaho National Laboratory e Valerio Mascolino del Virginia Tech. Scarica le presentazioni in formato PDF

Sogin lancia la gara per il completamento di Cemex

Sogin SpA ha pubblicato ieri il bando di gara per i lavori di completamento del Complesso Cemex nell’impianto Eurex di Saluggia (Vercelli), che permetterà di solidificare i rifiuti radioattivi liquidi e di stoccare in sicurezza i manufatti prodotti, idonei per il conferimento al Deposito Nazionale. In particolare, le attività previste dalla gara riguardano la realizzazione dell’edificio di processo, dove verranno cementati i rifiuti radioattivi liquidi, e l’installazione nell’annesso deposito temporaneo D3 delle apparecchiature e dei sistemi ausiliari di controllo e movimentazione dei manufatti a media attività. Il valore complessivo delle attività previste a base di gara è di 128,5 milioni di euro, da realizzare entro il 2023. Successivamente, verranno effettuate le prove dell’impianto finalizzate alla sua entrata in esercizio. La complessità del progetto è dovuta alla particolare articolazione impiantistica che, dato il livello di radioattività dei liquidi da trattare, prevede la completa remotizzazione delle operazioni al fine di garantire la massima sicurezza per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente. Il bando, il cui avviso è pubblicato Gazzetta Ufficiale Unione Europea (GUUE), e la relativa documentazione sono disponibili sul portale Acquisti di Sogin. Fonte: https://www.sogin.it/it/media/news/impianto_eurex_lanciata_gara_per_completare_il_complesso_cemex.html

Giornata di Studio AIN 2020: il programma definitivo

Si terrà in videoconferenza il prossimo 16 luglio a partire dalle ore 10 l’edizione 2020 della “Giornata di Studio AIN”. L’evento, organizzato con la collaborazione di Sogin SpA, prevede alcuni interventi da parte di rappresentanti della suddetta società, responsabile del decommissioning della flotta italiana di impianti nucleari, tra i quali la presentazione del nuovo Piano a vita intera, ad opera dell’AD di Sogin Spa, Emanuele Fontani. Chiuderà la giornata una carrellata di presentazioni delle esperienze internazionali di giovani managers e ricercatori aderenti alla AIN – Young Nuclear Generation. L’evento è aperto a tutti ed è fruibile tramite la piattaforma Zoom fino ad un massimo di 100 partecipanti. Registrati qui.