Tra il 1958 e il 1962, in soli quattro anni, l’Italia realizzò l’impianto nucleotermoelettrico di Latina, prima centrale nucleare dell’Europa continentale. Questo eccezionale documento dell’Istituto Luce ne svela il funzionamento, guidandoci attraverso tutte le fasi costruttive, dalla posa della prima pietra nel novembre del 1958, rievocata dalle parole di Enrico Mattei, all'”Extra Omnes“, il “fuori tutti” intimato per invitare tutto il personale a lasciare la zona nucleare a criticità raggiunta, nella tarda estate del 1962. Alcuni mesi fa le vestigia di questa cattedrale dell’ingegneria sono state definitivamente divelte, con l’avanzare inesorabile del processo di decommissioning.
Restano intatte – anzi per alcuni aspetti, come gli obiettivi di decarbonizzazione, risultano rafforzate – le necessità di politica energetica che portarono ad intraprendere il programma nucleare italiano, così come la conoscenza e le competenze professionali che, seppur sopite, potrebbero di nuovo in futuro, qualora vi fosse la stessa determinazione e volontà politica, ripetere una simile impresa.
Ringraziamo il nostro socio Claudio Pedrazzi per aver portato alla nostra attenzione questo documento.