Si è tenuta mercoledì 10 ottobre, a Roma, la Giornata di Studio dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN), dedicata quest’anno al tema del Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi, una grande sfida infrastrutturale che il nostro Paese dovrà affrontare avvalendosi delle migliori competenze industriali e scientifiche italiane.
I lavori sono stati aperti dagli indirizzi di saluto del presidente dell’AIN, Umberto Minopoli, che ha espresso la volontà dell’associazione di contribuire a un dibattito aperto, in grado di supportare il percorso che porterà alla realizzazione del Deposito.
Ha preso quindi la parola Fabio Chiaravalli (SOGIN) per illustrare ai presenti il “Progetto Nazionale per la Gestione dei Rifiuti Radioattivi” avviato da SOGIN: un programma ambizioso che prevede, per la realizzazione del Deposito Nazionale e del Parco Tecnologico, un investimento complessivo di circa 1,5 miliardi di euro. A questa somma potrà poi aggiungersi fino a un ulteriore miliardo di euro per progetti di ricerca del Parco Tecnologico, attraverso finanziamenti pubblici e privati. Migliaia saranno inoltre i posti di lavoro creati per costruire e mantenere in esercizio le infrastrutture: cifre significative che aiutano a comprendere il valore strategico dell’opera per il Paese.
La Giornata ha potuto beneficiare anche della presenza di Yves Desbazeille del FORATOM, che ha offerto una panoramica del mercato nucleare europeo e delle nuove sfide che attendono il settore nei prossimi anni.
A seguire gli interventi di Andrea Bianchi (Confindustria), Alessandro Ortis (già Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas) e di Lamberto Matteocci dell’ISIN. Quest’ultimo ha spiegato quali siano le principali funzioni e i compiti che il nuovo Ispettorato nazionale dovrà svolgere nelle fasi di localizzazione e approvazione del sito che ospiterà il Deposito.
Ampio spazio è stato riservato, nel corso dell’evento, anche al settore medico, con le partecipazioni di Mauro Magnoni dell’AIRP e di Riccardo Schiavo dell’AIFA. Schiavo, in particolare, ha evidenziato l’importanza del Deposito Nazionale nell’ottica di una gestione dei rifiuti radioattivi di origine sanitaria che avvenga in assoluta sicurezza.
Il panel degli interventi ha previsto poi i contributi di Piero Risoluti, già alla guida della Task Force per il Deposito dell’ENEA, che ha ripercorso le recenti fasi politiche legate al nucleare italiano e di Luigi Noviello (UNI) che ha efficacemente riassunto il quadro regolatorio e normativo del settore.
Alberto Taglioni (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma) ha infine parlato alla platea dell’impegno della Commissione Gestione Impianti Nucleari dell’Ordine, un esempio di eccellenza tra le rappresentanze professionali nazionali.
Ha concluso i lavori Roberto Adinolfi (Ansaldo Nucleare), in qualità di componente dell’Ufficio di Presidenza dell’AIN. Nel ringraziare i partecipanti, Adinolfi ha inteso sottolineare il fondamentale ruolo della comunicazione verso il pubblico, che non può essere penalizzata da scelte politiche contingenti e da rinvii “tattici”. In tal senso è necessario che gli organismi tecnici,che nel corso della giornata hanno ampiamente convenuto sia sulla necessità che sulla possibilità tecnica di realizzare il Deposito Nazionale, si facciano parte attiva e promotrice del dibattito pubblico. L’AIN in tal senso dà la sua disponibilità quale polo di confronto per stimolare tutti gli interlocutori, anche a livello istituzionale, sui temi del Deposito Nazionale e del processo di comunicazione relativo.
Di seguito le presentazioni tenute dai relatori
Presentazione Dott. Fabio Chiaravalli (SOGIN)
Presentazione Ing. Yves Desbazeille (FORATOM)
Presentazione Ing. Matteocci (ISIN)
Presentazione Ing. Luigi Noviello (UNI)
Presentazione Dott. Riccardo Schiavo (AIFA)
Presentazione Ing. Alberto Taglioni (Ord. Ing. Prov. Roma)