Con un Avviso Pubblico lo scorso 3 agosto Sogin SpA ha dato avvio alla nuova fase della consultazione pubblica sul Deposito Nazionale Parco Tecnologico (DNPT), che vedrà l’avvio del Seminario Nazionale. Molti dettagli non sono ancora noti, ma si sa che i lavori saranno avviati con una Sessione Nazionale Plenaria il 7 settembre, che si svolgerà online e potrà essere seguita in diretta streaming. In questa fase l’accento sarà sul ribadire la rispondenza della scelta delle aree potenzialmente idonee ai criteri internazionali fissati dall’International Atomic Energy Agency (IAEA) e verificati dall’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), con interventi di relatori provenienti da questi enti. Riceveranno l’invito a partecipare al Seminario i portatori di interesse nazionali e locali, gran parte di coloro che hanno partecipato alla Consultazione Pubblica negli scorsi mesi, inviando le proprie osservazioni e suggerimenti.

Il Seminario si articolerà poi in sessioni di lavoro, per concludersi con un’altra sessione plenaria il 24 novembre.

Nella prima fase della consultazione non è emersa nessuna candidatura ad ospitare il DNPT da parte dei territori inclusi nella CNAPI, anzi si sono levate voci fortemente contrarie sia dalla politica sia dall’associazionismo e da comitati nati ad hoc, pur di far escludere, a volte con motivazioni pretestuose, il proprio territorio.

Tuttavia, Sogin SpA, nelle parole dell’Amministratore Delegato, Emanuele Fontani, si dice ottimista sul successo dell’iter: “La fase successiva al Seminario Nazionale – precisa Fontani – prevede trattative bilaterali con le regioni, ma confidiamo che da esso emergeranno delle candidature”.

L’impresa appare comunque non facile, posto che sono pochissime le voci pubbliche che si sono levate a difesa della CNAPI e a favore del DNPT, tra le quali si annovera la nostra associazione, che ha anche avanzato un’articolata proposta redatta dalla Young Generation.

Per il resto, l’atteggiamento prevalente è stato il più classico dei NIMBY.

Si rende pertanto necessaria l’intensificazione degli sforzi di comunicazione verso l’opinione pubblica, al fine di indirizzare il dibattito pubblico nei termini corretti, sgombrando il campo da mitologie e fraintendimenti che l’offuscano e che prestano il fianco a coloro che sono sempre e comunque contrari, anche di fronte ad un’opera necessaria per mettere in sicurezza quei, tutto sommato pochi, rifiuti radioattivi che l’Italia ha prodotto e continuerà a produrre non solo dallo smantellamento delle centrali nucleari, ma anche dalle quotidiane attività sanitarie, industriali e di ricerca.

Guarda questo video informativo sul DNPT tratto da SuperQuark