Il Regno Unito dovrebbe pianificare subito la costruzione di nuove centrali per ulteriori 10 GW di capacità per arrivare alla cosiddetta Net Zero Economy, ovvero un economia neutra per quanto riguarda le emissioni di carbonio.
E’ questa la conclusione principale di un recentissimo rapporto tecnico-economico pubblicato da Energy System Catapult, una ONG britannica.
In parallelo, dovrebbe essere avviato un programma di supporto allo sviluppo di reattori modulari (SMR) e di Generazione IV, con particolare attenzione alle potenzialità di cogenerazione, come teleriscaldamento. e produzione di idrogeno per stoccaggio di elettricità e alimentazione del settore dei trasporti merci su gomma e marittimo.
Il rapporto sottolinea come il potenziale del nucleare, in particolare delle nuove tecnologie, sia altissimo e che ulteriori 50 GWe di capacità nucleare potrebbero essere necessari al 2050. Il successo di questa strategia è tuttavia basato su una riduzione dei costi del nucleare, che il rapporto evidenzia essere possibile, purché ci sia l’impegno a mantenere un programma nucleare organico piuttosto che perseguire progetti isolati e sporadici. I diversi scenari indicati mostrano che la combinazione dell’avanzamento tecnologico (SMR e GEN IV) e l’adozione di un programma nucleare chiaro e di adeguata capacità potrebbero ridurre il costo capitale (overnight) del nucleare a 2500 $/kWe al 2050 (dai circa 5000 attuali). Infine il rapporto mette in guardia dal fatto che opzioni alternative che escludano il nucleare potrebbero non raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione desiderati ed essere in definitiva più costose.