Terza riunione dell’alleanza nucleare UE

Si è tenuta ieri a Parigi la terza riunione della Nuclear Alliance europea, presenti il Commissario UE per l’energia e rappresentanti di: Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Ungheria, Olanda, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia, Svezia, Regno Unito come invitato e l’Italia come osservatore. Presente anche Yves Desbazeille, Director General di nucleareurope.

Non possiamo che rallegrarci per questo rinnovato interesse ed impegno per l’energia nucleare, traduciamo e pubblichiamo la dichiarazione congiunta. Potrete trovare la versione originale in francese ed inglese in fondo all’articolo.

 

Dichiarazione congiunta, nostra traduzione

Dopo gli incontri del 28 febbraio e del 28 marzo 2023, i ministri e i rappresentanti di alto livello di 16 paesi si sono riuniti a Parigi con il commissario europeo per l’Energia il 16 maggio 2023 per discutere le vie di cooperazione nel campo dell’energia nucleare. Il 2023 segna il 65° anniversario del trattato Euratom, e i Paesi hanno riaffermato il loro impegno per il perseguito rafforzamento della cooperazione europea nel campo dell’energia nucleare come componente importante dell’ambizione energetica e climatica dell’Europa.

Durante questo incontro, hanno sottolineato il contributo chiave dell’energia nucleare, insieme all’energia rinnovabile, per decarbonizzare la produzione energetica dell’Europa e raggiungere collettivamente la neutralità climatica entro il 2050 al più tardi. Hanno in particolare sottolineato il fatto che l’energia nucleare fornisce capacità in modo affidabile e prevedibile e quindi garantisce in modo significativo l’approvvigionamento di elettricità senza combustibili fossili dell’Europa. Invitano l’Unione europea e i partner internazionali a tenere conto del contributo di tutte le fonti energetiche accessibili, affidabili, prive di combustibili fossili e sicure per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

 

I ministri hanno discusso dell’impatto positivo dell’energia nucleare sull’economia europea: hanno riconosciuto che l’energia nucleare può fornire all’Unione europea fino a 150 GW di capacità elettrica entro il 2050 (contro i circa 100 GW di oggi). Ciò rappresenta l’equivalente di fino a 30-45 grandi reattori di nuova costruzione e piccoli reattori modulari (SMR) nell’UE e tali nuovi progetti garantirebbero anche il mantenimento dell’attuale quota del 25% di produzione di elettricità nell’UE per l’energia nucleare.

 

In questo spirito, il Regno Unito sta anche aumentando i suoi piani per lo spiegamento del nucleare civile fino a 24 GW entro il 2050 (circa il 25% della sua domanda di elettricità prevista) e ha piani ambiziosi per nuovi GW su larga scala e nucleare avanzato (compreso small modular reactors).

 

In termini di impatto sull’occupazione e sulla crescita, il settore nucleare europeo prevede di creare nell’UE, entro il 2050, 300.000 nuovi posti di lavoro diretti, indiretti e indotti. Tenendo conto dei pensionamenti, il settore dell’energia nucleare assumerebbe più di 450.000 dipendenti nell’UE nei prossimi 30 anni, tra cui più di 200.000 persone altamente qualificate.

 

Il settore nucleare europeo prevede un aumento del contributo dell’industria nucleare al PIL di ulteriori 92 miliardi di euro [1,5% – 2% sull’economia dell’UE] e ulteriori 33 miliardi di euro di entrate in eccedenza commerciale nell’UE, rispetto al mantenimento di una capacità di 100 GW entro il 2050, anche attraverso una sostanziale riduzione delle importazioni di fossili.

 

I ministri e i rappresentanti di alto livello hanno discusso della necessità di garantire che per l’energia nucleare e i radioisotopi l’Europa continui a ridurre la sua dipendenza dai fornitori russi e hanno anche discusso della necessità di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di materiali nucleari, in particolare combustibile nucleare, per scopi energetici e non. Hanno ribadito l’importanza di lavorare insieme e con la Commissione UE e sostenere gli obiettivi di sforzi internazionali simili, ad esempio attraverso il G7, per raggiungere questo obiettivo creando una forte industria nucleare europea.

 

I ministri e i rappresentanti di alto livello degli Stati membri dell’UE hanno conversato con la Commissione Europea e l’hanno incoraggiata a riconoscere l’energia nucleare nella strategia energetica dell’UE e nelle relative politiche, anche proponendo iniziative pertinenti e riconoscendo gli sforzi e l’impegno degli Stati membri a decarbonizzare il proprio mix energetico con l’energia nucleare insieme a tutte le altre fonti di energia prive di fossili in linea con la transizione verso la neutralità climatica.

 

I ministri e i rappresentanti di alto livello hanno convenuto di lavorare insieme su una roadmap per approfondire la loro cooperazione e stimolare il coinvolgimento dell’Unione europea nel campo dell’energia nucleare, sulla base dei seguenti pilastri:

  • Posizionamento del nucleare nella strategia energetica europea
    • Garantire la decarbonizzazione, la sicurezza energetica e la stabilizzazione della rete su scala europea, tenendo conto in particolare dell’evoluzione delle strategie energetiche degli Stati membri
    • Promuovere condizioni migliori per lo sviluppo e la diffusione di nuove capacità di energia nucleare nell’UE, compreso un migliore accesso ai finanziamenti
  • Sicurezza e gestione dei rifiuti
    • Sostenere i più elevati standard di sicurezza, in linea con le best practices internazionali
    • Incoraggiare gli scambi tra gli enti regolatori, potenziando l’ampia base di conoscenze sulla regolamentazione delle generazioni attuali e future dei progetti di reattori.
    • Promuovere lo scambio di best practices, esperienze e lezioni apprese sul trasporto e riprocessamento del combustibile esausto per l’ulteriore riciclaggio di materiali nucleari, la trasmutazione e la gestione dei rifiuti radioattivi, con particolare attenzione alle soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti, compresi i depositi geologici.
  • Industrializzazione e sovranità
    • Rafforzare le capacità strategiche dell’Unione nella supply chain nucleare europea, compresa la sicurezza dell’approvvigionamento di combustibile nucleare e radioisotopi.
    • Rafforzare la cooperazione industriale e il ruolo dell’Unione europea per un’efficiente installazione di facilities nucleari per usi energetici e non.
    • Rafforzare la cooperazione industriale nel campo della gestione dei rifiuti nucleari per favorire la creazione di una catena del valore europea nella gestione dei rifiuti e per promuovere una concezione più ampia, a ciclo di vita, per le future installazioni di produzione di energia nucleare.
  • Competenze: garantire lo sviluppo di una forza lavoro nucleare qualificata e diversificata per tutte le applicazioni nucleari esplorando iniziative congiunte
  • Innovazione: promuovere la ricerca e l’innovazione, in particolare per il prolungamento della vita dei reattori nucleari esistenti, dei piccoli reattori modulari e dei reattori modulari avanzati, nonché lo sviluppo di combustibili nucleari e lo smantellamento degli impianti nucleari.

 

 

 

Le versioni originale in francese e in inglese possono essere scaricate qui.

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