La compagnia Tepco ha comunicato di aver completato con successo la rimozione degli elementi di combustibile esausto dalla piscina di raffreddamento dell’unità 3 della centrale di Fukushima-Daiichi.
La rimozione delle 566 barre di combustibile nucleare era iniziata il 15 aprile 2019 ed ha visto impiegate tecnologie automatizzate all’avanguardia, dato l’alto livello di radiazioni dell’ambiente oggetto dell’intervento.
La sezione dell’edificio reattore dove si trovava la piscina di raffreddamento era stata investita da un’esplosione di idrogeno alcuni giorni dopo il terremoto del marzo 2011.
L’intervento ha visto dunque la complessa rimozione e decontaminazione dei detriti presenti, con l’applicazione di particolari accorgimenti per prevenire la dispersione di polvere contaminata anche in condizioni meteorologiche avverse, come piogge e vento forte.
Sucessivamente, un edificio temporaneo per la rimozione del combustibile è stato installato sopra l’edificio reattore, con al suo interno un robot per la movimentazione automatica del combustibile esausto. La movimentazione del materiale è stata completata con l’ausilio di una gru alta 54 metri, anch’essa operata da remoto.
Ora tutte le barre di combustibile sono alloggiate nella nuova piscina di raffreddamento comune, dove già si trovavano quelle dell’unità 4, la cui rimozione era avvenuta nel 2014.
Ora restano da affrontare le operazioni di rimozione del combustibile dalle unità 1 e 2.
La conclusione della rimozione del combustibile dall’unità 3 rappresenta un avanzamento enorme nella direzione di garantire maggiore sicurezza e ridurre la pericolosità residua dell’area.