Dopo il recente voto sulla tassonomia, e in attesa del voto in plenaria del Parlamento Europeo del 7 luglio, condividiamo il messaggio di Jessica Johnson, Communications & EU Stakeholders Director di nucleareurope (ex FORATOM).
“Le mie riflessioni sul voto sulla Tassonomia Europea, che sento la necessità di scrivere visto la molta disinformazione
Il risultato del voto nelle due commissioni del Parlamento non sono sorprendenti. Come abbiamo visto in passato, queste due commissioni non erano schierate a favore di nucleare e gas.
In ogni caso ciò che è interessante è il numero di europarlamentari che ha votato contro la mozione (62), astenuti (4) o assenti (6). Se li sommiamo notiamo che su un totale di 148 europarlamentari, 76 hanno votato per la bocciatura del Complementary Delegated Act, ma 72 no.
Questo conferma quanto il voto sarà sul filo del rasoio! Inoltre dimostra che l’opinione sul nucleare in queste commissioni sta evolvendo nel tempo in modo positivo.
Quest’ultima è di fondamentale importanza perché in commissione era sufficiente la maggioranza degli europarlamentari coinvolti. Invece per il voto in Plenaria, per bocciare la mozione sarà necessaria la maggioranza del totale degli europarlamentari (353 dovrebbero espressamente votare per bocciare la tassonomia, altrimenti viene approvata automaticamente).
Ecco perché l’astensione e le assenze che si sono verificate in commissione sono importanti e mostrano che c’è ancora una buona possibilità che la Tassonomia (e il nucleare) venga definitivamente approvata.
Gli scienziati hanno reso inequivocabilmente chiaro che il nucleare è sostenibile. Se vogliamo prendere davvero seriamente la decarbonizzazione dell’economia della UE in modo sostenibile entro il 2050 (cioè tra meno di trent’anni) dobbiamo ascoltare la scienza.
Questo è il motivo per il quale gli europarlamentari devono supportare l’inclusione del nucleare in tassonomia – non c’è piano B!”