newcleo muove i primi passi

L’azienda nata pochi mesi fa ha recentemente concluso due passaggi importanti per il suo sviluppo. L’obiettivo? Progettare e realizzare reattori veloci al piombo, di piccola e media potenza, anche in grado di utilizzare il combustibile esausto. Ma partiamo dal principio. newcleo nasce nell’agosto 2021 con un capitale iniziale di 100 milioni di euro e l’acquisizione di Hydromine Nuclear Energy. Sin dal principio decide per una forte internazionalità, con una presenza in tre Paesi: il quartier generale a Londra, il centro di ricerca a Torino e una sussidiaria in Francia. Non solo risorse interne. È stato anche da poco stipulato un accordo con ENEA che prevede la costruzione di un prototipo non-nucleare del reattore al piombo che permetta di studiarne la termodinamica e meccanica. Operativamente verranno ristrutturati alcuni edifici, laboratori ed hall sperimentali già presenti nel centro di Brasimone – con una spesa che si prevede possa superare i 50 milioni in un periodo di oltre 10 anni. Una squadra di 25-30 ingegneri di newcleo lavorerà stabilmente presso questo setup sperimentale, e il gruppo di lavoro misto ENEA-newcleo permetterà il trasferimento e lo scambio di conoscenza, allineamento delle campagne sperimentali, mutua assistenza nel design, nelle simulazioni numeriche, nella costruzione di componenti, sistemi ed impianti. Ricordiamo che ENEA negli ultimi vent’anni ha accumulato esperienza e un ampio spettro di campagne sperimentali e studi nel settore del piombo liquido. Reattori di quarta generazione. newcleo lavora a uno dei sei design selezionati dal Generation IV Forum (GIF), anche detti reattori avanzati. In particolare si tratta degli LFR, Lead-cooled Fast Reactors: rispetto ai reattori convenzionali, qui i neutroni non sono moderati, cioè rallentati, ma rimangono veloci; inoltre non sono raffreddati ad acqua ma a piombo liquido. Less is more. Il mondo nucleare fino ad ora si è orientato su grandi impianti, la dimensione media di un reattore oggi funzionante è di 1’000 MW elettrici, ma ce ne sono anche di più grandi come ad esempio l’ultimo arrivato Olkiluoto 3 che è di 1’600 MWe. Invece in questo momento storico molte aziende si stanno orientando su reattori di piccola taglia, newcleo pensa a una versione da 30MWe, da usare per il trasporto navale e le comunità remote, e una da 200MWe – con orizzonti temporali ambiziosi: il primo reattore tra 7/10 anni. Un sogno a lungo termine. Tutte le tecnologie e l’esperienza che newcleo acquisirà nei prossimi anni hanno un obiettivo più grande: la realizzazione di un Accelerator Driven System, un progetto proposto dal premio nobel Rubbia, un reattore sottocritico e un acceleratore di protoni. Nuovi investimenti in arrivo. Dopo il primo Annual General Meeting del 21 marzo scorso, l’azienda vede un nuovo board e ha lanciato una nuova raccolta di 300 milioni di euro.   Maggiori informazioni sono disponibili sul sito newcleo.com

Ansaldo Nucleare firma un contratto per la nascita di ATHENA: un impianto di ricerca per lo sviluppo dei reattori di IV generazione in Romania

In epoca di transizione energetica e del percorso verso la carbon neutrality, l’energia nucleare svolge un ruolo fondamentale e in particolar modo l’implementazione dei reattori di IV generazione. In questo contesto sono fondamentali le strutture di ricerca che supportano lo sviluppo tecnologico contestualmente alla produzione di dati sperimentali. Nell’ambito della ricerca dei reattori refrigerati a piombo, il consorzio che unisce Ansaldo Nucleare e Reinvent Energy (Romania) si è aggiudicato un contratto del valore di circa 20 M€ per la progettazione, l’approvvigionamento, l’installazione e la messa in servizio dell’impianto sperimentale di ATHENA. ATHENA (ovvero, Advanced Thermo-Hydraulics Experiment for Nuclear Application) è un impianto di tipo piscina da 2,21 MW che ospita 880 tonnellate di piombo liquido in un vessel principale (3 metri di diametro per 10 metri di altezza). Questo impianto ospiterà componenti in scala per test e dimostrazioni della tecnologia Lead Fast Reactor, cioè reattori a spettro veloce refrigerati a piombo liquido. Il consorzio è supportato da ENEA (Italia) e SRS (Italia) per la progettazione concettuale ed esecutiva della parte tecnologica, nonché da ISPE (Romania) e Somet (Romania) rispettivamente per la progettazione delle opere civili e le attività di installazione. Il progetto prevede la realizzazione di un simulatore elettrico del nocciolo, una pompa principale e uno scambiatore di calore del tutto simili alla disposizione del sistema dell’Advanced Lead-cooled Fast Reactor European Demonstrator (ALFRED), il primo progetto di reattore nucleare di nuova generazione interamente concepito e gestito da una comunità pan-europea di ricercatori. L’impianto sarà inoltre dotato di un circuito di raffreddamento ad acqua per garantire condizioni rappresentative sul lato secondario dello scambiatore di calore. I principali obiettivi scientifici di ATHENA riguardano le esigenze di ricerca e sviluppo (ad es. controllo della chimica, interazione piombo/acqua), nonché test stazionario e transitorio di fenomeni termoidraulici che si verificano durante il normale funzionamento e condizioni accidentali di un reattore LFR. “Il progetto ATHENA porterà alla luce la più grande struttura in Europa per la ricerca sulla tecnologia LFR”, ha affermato Luca Manuelli, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare. “I risultati sperimentali prodotti saranno una chiave per supportare lo sviluppo di ALFRED in Romania e in Europa. In linea con la nostra visione New Clear, la collaborazione tra centri di ricerca e attori chiave industriali colmerà il divario per un dispiegamento più rapido di tecnologie nucleari avanzate con caratteristiche SMR verso un ruolo più pulito, più sicuro e più sostenibile dell’energia nucleare nella transizione energetica europea”. “ATHENA è il primo passo in una complessa infrastruttura tecnologica attraverso la quale la fisica e l’ingegneria della prossima generazione di centrali nucleari raffreddate a piombo saranno meglio comprese e convalidate”, ha affermato Catalin Ducu, direttore generale di RATEN-ICN. “ATHENA è una prima pietra miliare nell’ambizioso progetto dell’infrastruttura ALFRED e rappresenta una grande opportunità per la regione del Sud-Muntenia, per lo sviluppo di professionisti romeni altamente qualificati, nonché per il programma europeo di ricerca e sviluppo”. “L’industria romena è profondamente coinvolta in questo importante progetto, per questo siamo onorati di avere questo significativo contributo. Insieme ai nostri partner crediamo in un sano futuro verde, costruito con sostenibilità, qualità e innovazione”. ha affermato Marius Gheorghiu, direttore generale di Reinvent Energy Il progetto sarà realizzato nel corso di circa 2 anni, con una stretta collaborazione tra aziende internazionali e locali. ATHENA avrà sede presso il centro di ricerca RATEN-ICN, vicino a Pitesti, nella regione della Sud-Muntenia della Romania. Fonte: https://www.ansaldoenergia.com/Pages/Ansaldo-Nucleare-signs-a-contract-for-the-birth-of-ATHENA.aspx