Webinar UniPi: NINE R&D projects

Terzo appuntamento con gli webinars organizzati dal corso magistrale di ingegneria nucleare dell’Università di Pisa all’interno del Progetto ENEN++ Il prossimo appuntamento con NINE, Nuclear and INdustrial Engineering. Il prossimo Venerdì 24 Febbraio 2023 alle 15:00 ora italiana con collegamento MSTeams a questo link. Alessandro Petruzzi presenterà le attività di R&D.     Ecco la locandina:   Qualcosa sul relatore: Alessandro Petruzzi is the President of NINE and current Head of the Plant Thermal-Hydraulics Area devoted to safety analysis and licensing of NPP. Prior to join NINE, he worked over 9 years in the Nuclear Research Group of San Piero a Grado (GRNSPG) and he spent the year 2004 working as an intern-assistant in the Pennsylvania State University (USA). He got his PhD Degree in “Nuclear and Industrial Safety” Course of the “Leonardo da Vinci” Doctoral Engineering School in 2008, discussing the thesis titled “Development and Application of Methodologies for Sensitivity Analysis and Uncertainty Evaluation of the Results of the Best Estimate System Codes applied in Nuclear Technology”. The methods for uncertainty and sensitivity analysis applied to thermal-hydraulics system codes constitute his main interest as well as the assessment of computer codes and the development of sensitivity and uncertainty methods. He was involved in several activities connected with safety and licensing process, including the preparation of Chapter 15 of Final Safety Analysis Report (FSAR) of Atucha-2 NPP (Argentina), Hanhikivi-1 NPP (Finland) , the support to the Generic Design Assessment (GDA) Step-3 and 4 for the HPR-1000; the participation as expert to the Generic Reactor Safety Review (GRSR) service organized by IAEA for several NPP design (more than 10 different NPP). He is the founder and director of the NINE Multi-Level Training Program which includes several courses organized each year and devoted to Scaling, Uncertainty and 3D COuPled Code Calculation, Models and Methods for Advanced Reactor Safety Analysis, Nuclear Reactor Safety Hand-On Training. He was involved also as expert in the Safety Assessment Education and Training (SAET) Programme of IAEA which has been designed to support IAEA Member States with development of required safety assessment capacity and competency.

Webinar UniPi: Climate science, solutions and actions

Secondo appuntamento con gli webinars organizzati dal corso magistrale di ingegneria nucleare dell’Università di Pisa all’interno del Progetto ENEN++ Il prossimo appuntamento con European Nuclear Society – Young Generation e Women in Nuclear global. Il prossimo Venerdì 17 Febbraio 2023 alle 15:00 ora italiana con collegamento MSTeams a questo link. Jadwiga Nadjer and Patricia Schindler terranno un intervento dal titolo Climate science, solutions and actions: nuclear technologies in support of UN Sustainable Development Goals.     Ecco la locandina: Qualcosa sui relatori: Jadwiga Najder is a nuclear engineer supporting a design of a NPP. As a Youth Community leader, I am also working to boost the participation of young people in the nuclear space. Passionately educating about solutions to climate change, for several years, I prepare youth and NGOs’ representatives to represent nuclear at UNFCCC COP conferences. She worked as Nuclear Engineer at Oakridge SAS, France and has been Intern Engineer at CEA, Service d’étude des réacteurs et de mathématiques appliquées, Saclay, France. Patricia Schindler worked for 35 years at the Alternative Energies and Atomic Energy Commission (CEA). Graduated with a master’s degree in engineering (1985), specializing in metallurgy, she spent 5 years in a laboratory of metallurgical expertise, then turned to project management in the nuclear field. She has thus worked with multidisciplinary teams at the national and international level. She began her career in the field of sodium chemistry within FBR (Fast Breeder Reactors), before moving on to study projects concerning the PWR (Pressure Water Reactor) sector. As R&D project manager, she successively led various projects concerning the evolution of chemistry on the primary or secondary side of PWRs. These projects have led her to study, design and monitor the implementation of test facilities, combining the technique of nuclear measurements. These fields involving high temperatures and high pressures, she thus obtained in 2007 the title of expert in ThermoHydraulics in a chemical environment. She has been actively involved since 2012 in the network “Women in Nuclear (WiN)”, as well as in various regional initiatives to promote gender equality in science and technology in order to also increase the participation of women in the nuclear sector. She joined the WiN Global Steering Committee in 2020 when she became secretary. She currently also acts as vice-president of WiN France, and leader of WiN Europe

Manifesto per il Rilancio dell’Energia dell’Atomo

Minopoli, Presidente AIN: Necessario rinnovare le nostre capacità nel settore a vantaggio dell’ambiente e della stabilità energetica La delegazione dell’Associazione Italiana Nucleare, composta da Umberto Minopoli, Roberto Adinolfi, Claudia Gasparrini, Antonio Naviglio e Marco Ricotti, ha incontrato oggi a Roma il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, per presentare la proposta dell’AIN per una nuova politica nucleare italiana.   Attualmente l’energia nucleare, a livello europeo, fornisce il 26% della produzione elettrica, dimostrando di essere una risorsa decisiva, per tre fondamentali motivi: è un’energia carbon-free, riconosciuta anche a livello europeo, è un’energia continuativa, quindi perfettamente integrabile con le fonti rinnovabili non programmabili, ed è in grado di assicurare l’approvvigionamento, grazie alla pluralità di Paesi produttori e all’elevato contenuto energetico del combustibile. L’Europa ha in programma la realizzazione di 29 nuove centrali e l’estensione della vita utile di circa il 60% di quelle esistenti. Dimostra così di aver compreso appieno il ruolo strategico del nucleare nella transizione energetica. “L’Italia dovrebbe analogamente adoperarsi perché anche l’energia elettrica prodotta dalle centrali europee attuali o in via di costruzione venga considerata un risorsa comune europea” afferma Umberto Minopoli, Presidente AIN. “In Italia ci sono numerosi ostacoli per tornare a parlare di nucleare, riconducibili a problematiche legate all’adeguatezza delle infrastrutture necessarie, alla praticabilità economico-finanziaria e al consenso dell’opinione pubblica”, continua Minopoli. “È necessario un progressivo cammino di rientro nel nucleare, ben articolato e che richiederà il coinvolgimento più ampio possibile delle forze in Parlamento”. L’Associazione Italiana Nucleare ha pertanto definito cinque punti strategici da cui partire, che sono stati presentati oggi al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica: Approntare un nuovo Piano Energetico Nazionale, con un approccio neutro rispetto alle tecnologie, ottimizzando il contributo che ciascuna può fornire; Adeguare le normative nazionali valorizzando le tecnologie in grado di generare energia in continuità, senza far ricorso a sistemi di accumulo e di back-up; Favorire la partecipazione a progetti internazionali per la realizzazione a breve di impianti nucleari all’estero per permettere all’industria nazionale di mantenere lo sviluppo tecnologico, nonché sostenere la Ricerca e Sviluppo sulle tecnologie avanzate; Accelerare il processo di localizzazione e realizzazione del deposito nazionale per aumentare la credibilità di un nuovo programma nucleare; Programmare e avviare una campagna di informazione scientifica per illustrare in modo rigoroso ma accessibile la realtà delle nuove tecnologie nucleari.   È ora di ripartire. L’Italia è pronta.     Una nuova politica nucleare per l’Italia Scarica il testo integrale della nota qui   Perché tornare a parlare di nucleare in Italia? Le scelte europee sugli obiettivi di decarbonizzazione e la vulnerabilità delle fonti evidenziatasi con la crisi in Ucraina hanno dimostrato in modo inconfutabile come l’approccio più ragionevole al grande tema dell’approvvigionamento energetico per l’Europa, e per l’Italia in particolare, sia sfruttare ciascuna fonte per ciò che essa può offrire, rifuggendo da scelte integraliste ed adottando metodi di ottimizzazione del sistema energetico che siano “technology neutral”. In Europa, già oggi, la generazione elettrica da nucleare, che pesa per il 26% della produzione elettrica, è una risorsa decisiva. Essa ha contribuito ad allentare, nel 2022, la crisi delle forniture dai gasdotti russi. Il peso delle 121 centrali nucleari europee, inoltre, si mostra strategico – per i volumi di CO2 evitata – ai fini del raggiungimento degli obiettivi emissivi al 2030. Guardando al futuro, tre sono i vantaggi principali che il nucleare può apportare al sistema energetico: energia carbon free, come riconosciuto recentemente a livello europeo con l’Atto Delegato sulla Tassonomia e sulla sottostante analisi di impatto sull’ambiente condotta dal Centro Comune di Ricerca europeo (JRC); energia continuativa, quindi perfettamente integrabile con le fonti rinnovabili non programmabili; sicurezza di approvvigionamento, grazie alla pluralità di Paesi produttori di uranio, ma ancor più grazie all’elevato contenuto energetico del combustibile, che detensiona il problema dell’accantonamento delle scorte. Con programmi per 29 nuove centrali e con la decisione di estendere la vita utile di circa il 60% delle centrali attuali, l’Europa si mostra consapevole di questa funzione essenziale del nucleare nella transizione energetica. Il nostro governo, con le iniziative sull’hub mediterraneo del gas, risorsa strategica per l’intera Unione, è tra i più attivi sul disegno dell’energia in comune come pilastro della costruzione europea. Noi riteniamo che, analogamente, l’Italia possa adoperarsi perché anche l’energia elettrica prodotta dalle centrali europee attuali o in via di costruzione sia considerata una risorsa comune europea. In questo quadro si inserisce la proposta di utilizzatori italiani, quale la Federacciai, di partecipare alla costruzione di una nuova centrale nucleare in un paese europeo confinante in cambio di energia nucleare resa disponibile dagli impianti in esercizio sin da subito. Già oggi l’Italia fa largo ricorso all’importazione di energia elettrica, prodotta da impianti nucleari dei paesi confinanti. La pratica indicata da Federacciai potrebbe estendersi ad altri progetti in Europa, coinvolgere altri utilizzatori e diventare una pratica reciproca e comune in Europa. Considerare la generazione elettrica nucleare europea una risorsa comune costituirebbe una opportunità straordinaria non solo per l’emergenza ma anche per il futuro.   Quali gli ostacoli per tornare a parlare di nucleare in Italia? Tra gli ostacoli da più parti evocati come insormontabili, riteniamo che i più significativi siano riconducibili a tre problematiche, in ordine di crescente difficoltà: a) L’adeguatezza delle infrastrutture necessarie il sistema industriale ha dimostrato negli ultimi anni di essere ancora in grado di competere, sia in termini di qualità che di competitività, con quelli degli altri Paesi europei: prova ne sia il successo della catena produttiva italiana nel progetto ITER, dove l’Italia figura al secondo posto tra i paesi UE (dopo la Francia, paese ospitante) nella fornitura di componenti e servizi di tecnologia avanzata; il sistema degli esercenti è invece un punto critico da affrontare, avviando per tempo programmi di formazione specifica da sviluppare tramite collaborazioni internazionali; il sistema della ricerca, nonostante il forte ridimensionamento (per non dire la cancellazione) della ricerca sulla fissione, ha comunque saputo posizionarsi nell’ambito della ricerca EURATOM, sfruttando anche sinergie con la ricerca sulla fusione: oggi ENEA è un riconosciuto leader tecnologico europeo su alcune tipologie di reattori di quarta generazione;…

Webinar UniPi: Supporting career paths in the nuclear fields

Ripartono gli webinars organizzati dal corso magistrale di ingegneria nucleare dell’Università di Pisa! Con un’importante novità: questi appuntamenti rientrano ora ufficialmente nella cornice del Progetto ENEN++ Il primo appuntamento proprio con ENEN il prossimo Venerdì 10 Febbraio 2023 alle 15:00 ora italiana con collegamento MSTeams a questo link. Gabriel Pavel e Roberta Cirillo terranno un intervento dal titolo Supporting career paths in the nuclear fields.     Ecco la locandina: Qualcosa sui relatori: Gabriel Pavel is currently working as Executive Director for the European Nuclear Education Network (ENEN) and also as an assistant professor at University „Politehnica” of Bucharest department of Nuclear Engineering. He finished Faculty of Power Engineering in 2004, Nuclear Power Plants and followed by a Master degree in nuclear engineering. He started working at the University in the same year and also did his PhD in the same period. During 18 years of activity he followed several specialization courses in Research Centers and Universities from Austria, Czech Republic, France, Hungary, Romania, South Korea and Slovakia. He is board member of AREN, Romanian Association for promotion of Nuclear Energy. He is involved in various projects funded by the European Commission and Cohesion funds dedicated to Human Resources and communication in the nuclear field. Since 2018 he is responsible in designing and managing E&T projects ad developing the ENEN’s strategy institutions from mainly Europe but with strong connections with international organizations all over the world. He is directly involved in designing, implementing and managing actions aimed at improving nuclear competences and attracting new persons to the nuclear field in eight different projects currently under implementation. He is also managing an organization with more than 80 members from mainly Europe but also with different organizations from all over the world. Roberta Cirillo has a bachelor in Physics from the University of L’Aquila (Italy) and a double Master of Science in Nuclear Engineering from the Polytechnical University of Catalonia (Spain) and the Polytechnical University of Grenoble (France) with a specialization in material science. She complemented her education with Energy Management and Innovation & Business Creation courses at the Management School of Grenoble. She had a multifaceted career path in which science was always the common thread and required her to live in several European countries. Starting with climate modeling data analysis for the Finnish Meteorological Institute, going on with several years of research in the field of cryogenics in CEA-Grenoble at the beginning, and later at CERN in Geneva. In parallel to her research work, she has always been actively involved in outreach activities, science communication and networking events. In 2019 she definitely shifted her career goals from Research and Technology towards the International Relations sector, focusing on education communication and outreach. Today, Roberta Cirillo works as Project Manager and Communication Officer at ENEN, which stands for European Nuclear Education Network and is the largest network in Europe for Education and Training having its headquarter in Brussels, Belgium. She is responsible for all ENEN Communication channels, manages several EU-funded projects leading the Dissemination and Communication working package and acts coordinator for the TOURR project.  

Spento il reattore belga Tihange-2

Oggi alle 10:45 dopo quarant’anni di operazione, il reattore belga Tihange-2 è stato definitivamente spento a seguito della legge sul phaseout del 2003. Si conta che questo reattore PWR da 1008 MW abbia prodotto più di 270 TWh di elettricità in totale.Segue di poco il reattore Doel-3 spento qualche mese fa: in totale perdiamo quasi un terzo della potenza nucleare installata nel Paese. Si assottiglia così il numero di reattori commerciali operativi: da sette di pochi mesi fa, oggi 5, probabilmente a 3 nel 2025. Infatti si prevede che anche le unità 1 e 2 di Doel veranno spente tra pochi anni. A poco sono valsi gli appelli della politica e delle associazioni, vi mostriamo qui qualche nostra immagine della manifestazione.