EDF e la nazionalizzazione

Con l’intenzione di assicurare sicurezza energetica per il Paese, il governo francese ha annunciato l’intenzione di nazionalizzare completamente EDF – al momento già all’84% statale. L’OPA da 9.7 miliardi di euro vuole mettere al sicuro la Francia, cercando di tenere a bada i prezzi dell’energia schizzati a causa della situazione geopolitica. Lo scorso febbraio infatti Macron aveva già annunciato un rilancio del programma nucleare con la costruzione di sei nuovi reattori, e la possibilità si ulteriori 8, costruiti ed operati da EDF, con decine di miliardi di euro di fondi pubblici da mobilitare per finanziare i progetti e mettere al sicuro le finanze aziendali.       pic EDF

IAEA: International Conference on Topical Issues in Nuclear Installation Safety

Il prossimo Ottobre 2022 a Vienna e online, dal 18 al 21, si terrà la International Conference on Topical Issues in Nuclear Installation Safety: Strengthening Safety of Evolutionary and Innovative Reactor Designs. La prima TIC risale al 1998, e l’edizione di quest’anno punta a snocciolare i problemi relativi alla sicurezza di tipi di reattori evolutivi od innovativi, e di conseguenza promuovere l’armonizzazione dei safety approaches. Maggiori dettagli sulla pagina ufficiale dell’evento.

8th International Conference VVER 2022

I prossimi 10-11-12 ottobre 2022 si terrà a Řež, Repubblica Ceca, la ottava conferenza internazionale VVER. Questa conferenza è punto di incontro di esperti di impianti nucleari con reattori VVER, rappresentanti degli enti regolatori, responsabili per le politiche energetiche, progettisti, fornitori di combustibile, di servizi di manutenzione e altri servici per unità in operazione. La conferenza vuol essere un forum per lo scambio di informazioni sulla sicurezza, affidabilità e competiticità economica di questi reattori ma anche condivisione tecnica e di governance. È prevista anche una visita tecnica al centro di ricerca di Řež, il 12 ottobre. Riportiamo qui le date più importanti:30 giugno: registrazioni aperte20 luglio: scadenza sottomissione abstracts30 settembre: chiusura registrazioni Tutti i dettagli e il link per la registrazione sul sito ufficiale della conferenza. Il flyer della conferenza su questo link.

L’Occidente ha dimenticato come costruire impianti nucleari?

Questa la visione di Matthew Dalton del Wall Street Journal nell’ultimo pezzo sull’energia nucleare.   La costruzione di nuovi reattori venne molto rallentata dagli incidenti del 1979 di Three Mile Island (Pennsylvania), da Chernobyl del 1986 e da una generica avversione allo smaltimento dei rifiuti radioattivi da impianti. La situazione peggiorò ancora nel 2011 con Fukushima: esempi sono la Germania con la decisione del phase-out o l’inasprimento della regolamentazione da parte degli USA. Oggi vediamo finalmente una rinascita del nucleare, la consapevolezza della sua importanza nel fornire energia pulita, sicura ed affidabile. Alcune nazioni come UK, Polonia, Repubblica Ceca e Olanda hanno intenzione di costruire nuove centrali. Ma siamo pronti a far ripartire la nostra capacità costruttiva? Le nazioni che sono state pioniere dell’era atomica soffrono ora di una mancanza di manager ed operai qualificati con esperienza nella costruzione, portando a ritardi e aumenti di costo. Dalton cita come esempi i problemi di saldature a Flamanville, o i reattori in costruzione di Georgia Power, tra le prime nuove unità dopo trent’anni di fermo. Will Salters, un sindacalista impiegato presso l’impianto di Vogtle ha dichiarato: “Abbiamo dovuto addestrare i saldatori e molte altre mansioni affinché diventassero lavoratori nucleari, quasi non ce ne sono più nel Paese. Tutti quelli che avevamo sono in pensione o deceduti.”   Sarà davvero necessario uno sforzo del mondo occidentale per riportare a pieno regime le catene di approvvigionamento di materiali e personale di alta qualità per le applicazioni nucleari?     Immagine di copertina: Sarah Meyssonnier / Reuters

La tassonomia UE che include il nucleare approvata in Europarlamento!

La tassonomia europea che include l’energia nucleare viene approvata dalla plenaria dell’Europarlamento! Usando le parole della Commissaria McGuinness nel suo discorso di ieri alla camera, questo è stato un provvedimento molto discusso. Ma il pragmatismo e il realismo hanno avuto la meglio in questo voto odierno. La necessità di aumentare molto gli investimenti nella transizione ecologica e nella sicurezza energetica dell’Unione Europea trova un alleato in questo provvedimento. Insieme al nucleare, anche alcune specifiche attività che comprendono il gas trovano spazio: “La verità è che il gas è un combustibile fossile, non è green. Ma alcuni Stati Membri che stanno abbandonando alcuni combustibili fossili ‘sporchi’ potrebbero aver bisogno del gas per supportare la transizione.” diceva ieri la Commissaria Infine è bene ricordare che la Tassonomia delle attività sostenibili appena approvata rimane uno strumento volontario per guidare gli investimenti privati ed aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi climatici. Non c’è quindi nessun obbligo per gli Stati Membri, che rimangono i titolari delle decisioni sul mix energetico nazionale. Ciò non toglie la nostra soddisfazione come Associazione Italiana Nucleare nel veder vincere la scienza e la lungimiranza sull’energia che ogni giorno -e speriamo ancora di più in futuro- ci assicura energia pulita, abbondante e sicura!