Con una schiettezza persino lesiva dei propri interessi, dal momento che la Russia è il principale fornitore di gas naturale alla Germania, Vladimir Putin ha definito senza senso l’abbandono tedesco dell’energia nucleare.
La dichiarazione è stata rilasciata ad una giornalista della CNBC a margine della Russian Energy Week 2021. Durante il suo intervento il presidente della Federazione Russa ha presentato i punti cardine della strategia energetica del Paese, che punta alla neutralità carbonica entro il 2060. Oggi le fonti fossili coprono l’80-85% del fabbisogno energetico russo, mentre questa quota dovrebbe ridursi al 60-65% nei prossimi 25 anni.
Alla base del piano sta il principio della neutralità tecnologica, ovvero pari considerazione di tutte le fonti a basse emissioni, incluso ovviamente il nucleare, nel campo del quale la Russia vanta enorme esperienza e ha assunto negli ultimi decenni un ruolo predominante sia in termini di sviluppo domestico sia di esportazioni di questa tecnologia.
Alla richiesta di una sua opinione sulla politica energetica tedesca, Putin l’ha giudicata un errore controproducente, poiché il contributo del nucleare al mix energetico sarà difficile da sostituire con altre fonti senza causare tensioni sui prezzi e sugli approvvigionamenti.
In generale, il presidente russo ha osservato che in politica energetica si prendono oggi troppo spesso decisioni emotive e scarsamente giustificate dal punto di vista tecnico, giocando sulle paure della gente in merito al cambiamento climatico al fine di perseguire interessi economici di parte che non sono basati su un’attenta valutazione tecnico-finanziaria a lungo termine.
Per approfondire:
https://www.world-nuclear-news.org/Articles/Putin-German-nuclear-phase-out-does-not-make-any-s