Nucleare, ritorno al futuro: convegno a Roma il 17 ottobre

Noi Moderati, in collaborazione con l’Associazione Italiana Nucleare e il Comitato Nucleare e Ragione, organizza un convegno per discutere del ruolo dell’energia nucleare nell’ambito del nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.

L’evento si comporrà di due sessioni.

Il primo panel, introdotto da un intervento del presidente AIN Stefano Monti, vedrà la partecipazione di Marco Baroni (IEA), Marco Cometto (IAEA), Lorenzo Mottura (Edison) e Marco Ricotti (CIRTEN e progetto TANDEM).
Verranno analizzati i differenti scenari energetici di decarbonizzazione per il nostro Paese, dal punto di vista dei tempi e dei costi di sistema, e verranno presentati i servizi, i metodi e gli strumenti offerti dalle agenzie internazionali per modellizzare e valutare i diversi sistemi energetici.

Al secondo panel, moderato dal direttore di Open Franco Bechis, prenderanno la parola l’on. Alessandro Colucci (Coordinatore dell’Intergruppo Parlamentare sullo Sviluppo Sostenibile), Matteo Passoni (PoliMI), Chicco Testa (Assoambiente), Elena Tonello (EPFL) e Pierluigi Totaro (Comitato Nucleare e Ragione).
Si parlerà dell’importanza del sistema di istruzione e formazione, e delle iniziative di divulgazione e comunicazione, quali presupposti fondamentali per costruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini e per rafforzare il consenso nei confronti della comunità scientifica e della tecnologia.

Concluderanno i lavori l’on.Maurizio Lupi e l’on. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

L’evento è aperto al pubblico e si svolgerà presso il Centro Congressi Cavour (Via Cavour 50/a – Roma) dalle 10:00 alle 13:00, il 17 ottobre 2023.

Il volantino del convegno è disponibile qui.

 

Comunicato stampa di Noi Moderati:

‘Nucleare, ritorno al futuro’, dal convegno le proposte per l’Italia energetica del domani

Politici e tecnici, al convegno organizzato da Noi moderati sull’energia nucleare, hanno delineato con precisione quale potrebbe essere l’Italia del futuro. Certo non quella di ora, dove tutte le limitazioni dell’energia ricavata dal petrolio stanno emergendo con drammaticità visti i grandi rincari, mentre quella ricavata dalle fonti rinnovabili non è ancora bastante ai fabbisogni di un Paese industrializzato come il nostro.

“Dobbiamo evitare ogni pregiudizio ideologico, contro e a favore – ha detto il presidente di Noi moderati, Maurizio Lupi – La prima cosa su cui dobbiamo impegnarci è quella di togliere il vincolo legislativo per cominciare a lavorare intelligentemente e positivamente su un mix di fonti energetiche, tra cui anche quella nucleare, che abbia a cuore difesa dell’ambiente, qualità della vita e sviluppo economico”.
“Noi moderati dice basta alla politica dei no: alla Tap, alla Tav, ai rigassificatori, all’idrogeno e al nucleare – interviene il coordinatore dell’Intergruppo parlamentare sullo Sviluppo sostenibile Alessandro Colucci – Noi vogliamo sostituire l’energia fossile con quella nucleare sicura ed economica. La vera soluzione per arrivare alla transizione ecologica è il mix energetico, e il nucleare da questo punto di vista è la soluzione migliore. Ci vogliono molti anni per fare una centrale nucleare, ma nel frattempo possiamo farne alcune più piccole, da 300 MW e iniziare a cambiare il Paese. Così si superano le barriere ideologiche”.
“Una scelta netta in questa direzione non è più procrastinabile – ha aggiunto l’on. Giorgio Silli, sottosegretario agli Esteri con delega alle questioni energetiche – Il percorso prenderà tempo, ma l’obiettivo da raggiungere è la produzione di energia con il nucleare di ultima generazione. Il nostro manifatturiero ormai soffre un dumping potentissimo non solo dall’estremo Oriente, ma addirittura dai Paesi europei, da quelli balcanici ad esempio, dove manodopera ed energia costano molto meno. La politica deve dare risposte e gli strumenti giusti affinché l’impresa crei ricchezza , deve dare la possibilità di approvvigionarsi di energia nei modi giusti per essere passo con i tempi”.

“Per la prima volta l’Italia ha incluso l’opzione nucleare nel proprio Piano Nazionale Integrale per l’Energia e il Clima (PNIEC) – dice Stefano Monti, presidente dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN) – L’approvazione del testo definitivo dovrà concludersi entro giugno 2024.

Il panel dal titolo “Scenari di transizione energetica e il PNIEC” che si è svolto oggi nell’ambito della conferenza “Nucleare, ritorno al futuro” organizzata da “Noi Moderati” e che ha visto fra i suoi relatori eminenti esperti internazionali di economica dell’energia è, dunque, stato di particolare importanza e tempestività per porre le basi del lavoro che attende il nostro Paese nei prossimi mesi. Le proiezioni e i relativi scenari internazionali ed europei hanno mostrato in maniera inequivocabile la necessità di includere l’energia nucleare nella transizione energetica verso la piena decarbonizzazione; per il caso italiano, il rappresentate di Edison ha mostrato per la prima volta uno scenario di neutralità carbonica al 2050 con un perfetto mix di rinnovabili, gas decarbonizzato e nuovo nucleare”.

 

“In questo convegno è emersa una questione cruciale – ha detto Pierluigi Totaro, Presidente Comitato Nucleare e Ragione – molto spesso sottovalutata: lo sviluppo delle tecnologie nucleari nel nostro Paese non può fare a meno di un rinnovato rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, che si può rafforzare solo attraverso un sistema di istruzione e formazione di qualità e la promozione di iniziative di divulgazione e comunicazione scientifica trasparenti ed oggettive. Il Comitato Nucleare e Ragione è una realtà che da anni è impegnata su questa tematiche: siamo convinti che solo informando i cittadini sia possibile abbattere i pregiudizi e limitare gli atteggiamenti di rifiuto nei confronti dell’energia nucleare. La strada è ancora lunga, ma ci sono segnali promettenti di un cambiamento di rotta, soprattutto tra le generazioni più giovani”.