Tra pochi giorni la Commissione Europea pubblicherà il Net-Zero Industry Act, considerata la risposta euopea all’Inflation Reduction Act statunitense. Dopo la pubblicazione, il Parlamento Europeo e gli Stati Membri la discuteranno.
Sebbene il nucleare fosse stato inizialmente incluso, la scorsa settimana è stato rimosso su richiesta di alcuni Commissari. Condividiamo la richiesta di nucleareurope di ritrattare questa decisione e siamo firmatari della lettera aperta pubblicata oggi. Riportiamo qui sotto una nostra traduzione, l’originale si può trovare a questo link.
Nostra traduzione della Lettera aperta che chiede l’inclusione del nucleare come tecnologia strategica ai sensi del Net-Zero Industry Act
I firmatari di questa lettera accolgono con favore l’iniziativa Green Deal Industrial Plan lanciata di recente, che mira a sostenere gli sforzi di decarbonizzazione dell’UE, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, rafforzare la resilienza europea e affrontare l’accessibilità economica.
Il Net-Zero Industry Act (NZIA) è una parte importante di questo piano in quanto porrà le basi per gli attori industriali negli anni a venire e determinerà il grado di autonomia strategica dell’UE in termini di
tecnologie necessarie per la transizione energetica.
Non solo il nucleare rappresenta la quota maggiore del mix elettrico dell’UE (attualmente circa il 25% di tutta l’elettricità prodotta e il 50% dell’elettricità a basse emissioni di carbonio), il settore nucleare europeo è composto da una capacità produttiva altamente qualificata con sede nell’UE. La catena del valore nucleare è attualmente ben consolidata in diversi Stati membri dell’UE. Con un fatturato annuo di circa 100 miliardi di euro, il settore ha un impatto significativo (sia diretto che indiretto) sul PIL dell’UE (circa 500 miliardi di euro secondo un rapporto del 2019 di Deloitte).
Le tecnologie nucleari sono fondamentali per decarbonizzare in modo significativo i settori industriali (ad es. estrazione mineraria, produzione di acciaio, prodotti chimici, aviazione…) in quanto forniscono grandi volumi di elettricità a basse emissioni di carbonio e potenzialmente anche calore, vapore e idrogeno in futuro. L’UE padroneggia tutte le tecnologie nel ciclo del combustibile.
Oltre ai grandi reattori esistenti, le tecnologie dei reattori modulari piccoli e avanzati (SMR e AMR) si stanno sviluppando rapidamente e si prevede che tutte forniranno un contributo significativo agli obiettivi strategici europei.
Inoltre, il valore apportato dal nucleare va oltre l’energia. Ad esempio, il settore nucleare europeo è un attore importante in campo medico fornendo tecnologie diagnostiche e terapeutiche essenziali. Garantire la sovranità su tutte queste applicazioni significa anche aumentare la produzione europea della fornitura di combustibile nucleare.
Il sostegno al mantenimento di questa catena del valore europea è essenziale affinché l’industria nucleare possa fornire quanto necessario per raggiungere Net Zero entro il 2050.
L’industria nucleare europea ha individuato due sfide importanti che interesseranno la flotta nucleare esistente e i progetti di nuova costruzione:
- Mantenere e sviluppare la filiera nucleare europea
- Attirare lavoratori qualificati e rivitalizzare i programmi di istruzione e formazione sul nucleare
Questi due aspetti sono al centro degli obiettivi della NZIA.
Gli Stati Uniti hanno riconosciuto l’importanza di sostenere il proprio settore nucleare includendolo nell’ambito dell’Inflation Reduction Act. Sostenendo il settore nucleare europeo attraverso la NZIA, l’UE rimarrà un attore chiave nella competizione globale per le tecnologie pulite.
Tenendo conto di tutti questi elementi, non vediamo motivi validi per cui questa tecnologia pulita dovrebbe essere esclusa dalla NZIA, in particolare dato che le attività nucleari sono state – giustamente – incluse nella tassonomia della finanza sostenibile.
Insistiamo pertanto sull’inclusione del nucleare come tecnologia strategica ai sensi del Net-Zero Industry Act.