Terrapower, PacificCorp ed il governatore dello Stato del Wyoming, Mark Gordon hanno annunciato ieri l’accordo per la costruzione del primo reattore Natrium (sodio in Latino), reattore veloce raffreddato al sodio di 345 MWe di taglia. Il primo esemplare di questa tecnologia sorgerà sul sito di una centrale a carbone dismessa, che sarà individuato entro la fine dell’anno.

Il reattore sarà accoppiato anche ad un impianto di stoccaggio a sali fusi che potrà all’occorrenza aumentarne la potenza fino a 500 Mie per cinque ore e mezza.

La compagnie industriale guidata da TerraPower, compagnia largamente finanziata da Bill Gates, è composta inoltre da PacificCorp (controllata da Berkshire Hataway di Warren Buffet), GE Hitachi Nuclear Energy, Bechtel, Energy Northwest e Duke Energy, oltre ad una dozzina di altre imprese, università e laboratori di ricerca.

Il progetto è finanziato dal 2020 dall’Advanced Reactor Demonstration Program del Dipartimento dell’Energia statunitense, che nell’ottobre scorso ha attribuito a Terrapower 80 milioni di dollari di finanziamento iniziale per dimostrare la tecnologia Natrium.

Molte sono le innovazioni progettuali della tecnologia Natrium: innanzitutto, tutte le componenti non nucleari dovrebbero essere alloggiate in una struttura separata, riducendo così i costi e la complessità progettuale. Inoltre, gran parte delle strutture dovrebbero essere costruite in maniera standardizzata, consentendo costi contenuti. L’uso di cemento armato di livello nucleare dovrebbe infine essere dell’80% inferiore rispetto ai reattori di grossa taglia.

Il progetto originario di Natrium si basava sul concetto di reattore ad onda progressiva (travelling wave reactor, TWR), risalente al 1950. Il TWR è un reattore veloce raffreddato a sodio liquido che può usare come combustibile uranio impoverito o naturale. Nel concetto originario l’uranio genera plutonio all’interno di una regione mobile, e quest’ultimo costituisce l’effettivo materiale fissile. Nel 2011 tuttavia Terrapower modifico il progetto a favore di un reattore ad onda stazionaria (standing wave reactor) per ovviare alle difficoltà di raffreddare una regione in movimento. Nella versione attuale del progetto, la reazione di fissione ha inizio al centro del nocciolo, dove è prodotto il plutonio, mentre nuovo materiale fissile si muove verso il centro dalla periferia del nocciolo e il combustibile esausto si muove nella direzione opposta.

Grazie alla sua taglia ridotta e al sistema di stoccaggio supplementare la centrale nucleare, pur in grado di produrre energia in modo continuato, è progettata per inserirsi in un contesto di elevata penetrazione di rinnovabili intermittenti.

Secondo le stime rilasciate da TerraPower l’anno scorso, il costo della centrale dovrebbe essere di 1 miliardo di dollari.

Il governatore del Wyoming ha dichiarato che il nucleare è il percorso più veloce e più chiaro verso la decarbonizzazione dello Stato primo produttore di carbone negli USA, e dunque è una priorità nella sua strategia energetica.

Anche i produttori di uranio hanno accolto con favore la notizia dell’accordo, che sperano possano rivitalizzare l’industria estrattiva e di processamento locale.