La premier Kallas e il ministro dell’economia Aas estoni hanno pubblicamente sostenuto l’energia nucleare. Hanno infatti dichiarato recentemente di “avere un atteggiamento positivo verso l’energia nucleare” (Kallas) e che “se vogliamo parlare di indipendenza energetica, dovremmo scommettere sul nucleare” (Aas).
Inoltre, il ministro per l’ambiente Kokk nell’estate 2020 ha voluto creare un gruppo di lavoro sull’energia nucleare, di cui un membro è Fermi Energia – gruppo di imprenditori di small modular reactors.
L’energia nucleare è stata la scorsa settimana anche oggetto di discussione del governo tutto, che cerca modalità per salvaguardare l’economia estone da nuovi shock dei prezzi dell’energia in futuro.
Ma come sappiamo, la strada potrebbe non essere facile: la regolamentazione in ambito nucleare è molto stringente e quindi l’implementazione è molto più complicata e richiede molto più tempo di qualunque altro tipo di centrale; inoltre comporta un rischio politico visto il diffuso sentimento antinucleare in Europa, con la Germania e la Svezia avviate verso lo shutdown e la Lituania che ha rifiutato una nuova centrale nucleare con un referendum.
da Postimees – in foto la prima ministra Kaja Kallas