La Bielorussia connette alla rete la sua prima centrale nucleare

La centrale di Ostrovets, in Bielorussia, è stata connessa alla rete elettrica poco dopo il mezzogiorno del 3 Novembre. Con l’erogazione del primo kWh di elettricità in rete si è raggiunta una pietra miliare del programma nucleare bielorusso, mentre non è terminata la fase di test, avviata lo scorso agosto con il carico del combustibile, e che si concluderà all’inizio del 2021.

L’avvio della centrale marca l’ingresso della piccola Bielorussia nel club dei produttori di energia nucleare, e segna anche un importante traguardo per l’azienda russa Rosatom, fornitrice della tecnologia, che vede completato con successo il primo progetto di un VVER-1200 al di fuori dei confini nazionali.

Il VVER-1200 è una tipologia di reattore ad acqua pressurizzata di generazione III+, evoluzione del VVER-1000, che può contare su una solida esperienza operativa pari a 1400 anni-reattore. Il VVER-1200 vanta le più scrupolose caratteristiche di sicurezza attive e passive, frutto della recente evoluzione tecnologica e degli insegnamenti tratti a seguito dell’incidente di Fukushima.

A prova di questo, oltre ad aver superato con esito positivo i controlli dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), che ha condotto sette missioni in Bielorussia dal 2012 ad oggi, la Bielorussia ha volontariamente sottoposto l’impianto agli stress-test previsti dal regolatore europeo per l’energia nucleare (ENSREG), ottenendo una peer-review positiva.

Una seconda unità sarà connessa alla rete entro il 2021, portando la capacità nucleare della Bielorussia a 2.4 GW complessivi. Considerato che, ad oggi, il 97% dell’elettricità del Paese (39 TWh al 2018) proviene dal gas naturale, la centrale di Ostrovets a regime coprirà circa il 50% della produzione, riducendo le emissioni annue di CO2 di oltre 9 milioni di tonnellate.

La notizia non è stata bene accolta nelle vicine repubbliche baltiche, in particolare in Lituania, dove una recente legge ha disposto il blocco degli scambi di elettricità con la Bielorussia a decorrere dall’entrata in servizio dell’impianto nucleare, adducendo come motivazione non meglio precisate problematiche di sicurezza, corruzione e abuso dei diritti dei lavoratori nel corso del progetto, critiche prontamente respinte da Rosatom.

La World Nuclear Association ha invece salutato con favore l’avvio della centrale di Ostrovets: il direttore generale, Sama Bilbao y León, ha rimarcato come il nucleare sia ormai riconosciuto come imprescindibile al fine di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, ed il contributo della Bielorussia va nella giusta direzione.

La centrale di Ostrovets (foto Rosatom via World Nuclear News)

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