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Il Ministro Urso: tema da affrontare in modo pragmatico e non ideologico, serve una riflessione

Roma, 20 dicembre 2022 – Si è svolta oggi presso il centro congressi Roma Eventi di Piazza della Pilotta la giornata della Associazione Italiana Nucleare dal titolo “Nucleare. È ora. L’Italia è pronta”, un importante momento di riflessione sulla situazione italiana e, in particolare, sulla necessità di una nuova politica energetica che includa e valorizzi le competenze del nostro Paese nell’ambito del nucleare.

Ha aperto il convegno il Presidente dell’Associazione Italiana Nucleare, Umberto Minopoli, lanciando alle forze politiche la richiesta affinché il Parlamento italiano realizzi tre misure, in questa legislatura, che riaprano, in maniera realistica e concreta, all’energia nucleare in Italia. In particolare, Minopoli ha chiesto di:

1) Rilanciare una politica energetica nazionale che faccia uscire il Paese dalla dipendenza e realizzi la sicurezza energetica;

2) Approvare una legge che sostenga incentivi e promuova la partecipazione delle imprese italiane ai progetti e ai programmi di sviluppo internazionali nel campo dei piccoli e medi reattori SMR (Small Modular Reactor);

3) Realizzare, come da obbligo europeo, il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi.

 

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel saluto inviato alla giornata dell’AIN ha sottolineato come “a seguito di scelte che risalgono ormai a 35 anni fa, il nostro Paese ha deciso di azzerare la produzione di nucleare”. “Sono convinto” – ha scritto ancora Urso – “che il nuovo contesto internazionale crei le condizioni idonee per affrontare in modo pragmatico e non ideologico, una riflessione sul tema”.

Il presidente di Federacciai Antonio Gozzi ha illustrato il percorso dell’industria siderurgica italiana, che punta a partecipare alle nuove costruzioni di centrali nucleari europee in cambio di energia a costo calmierato per il settore hard to abate, fondamentale per lo sviluppo del sistema Paese. “Questa crisi energetica” – ha detto Gozzi – “sta allargando la forbice di competitività tra la siderurgia italiana e quella tedesca e francese a causa dell’aumento del divario del costo dell’energia”.

Il Professore di Tecnica ed economia dell’energia e impianti nucleari dell’Università di Padova, Giuseppe Zollino, ha sottolineato come nel futuro ci sarà sempre una maggiore richiesta di elettricità. Gli studi mostrano come qualsiasi mix energetico che consideri anche il nucleare sia più conveniente di un mix che lo escluda.

 

Alla tavola rotonda cui hanno partecipato Maurizio Pernice, Direttore ISIN (Ispettorato Nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) e gli esponenti politici Giulia Pastorella, Deputata di Azione, Nicola Irto, Senatore del Partito Democratico, Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e Paolo Arrigoni, Responsabile Energia della Lega è emersa, in maniera bipartisan, la disponibilità ad avviare un confronto parlamentare per analizzare i tre punti illustrati nella relazione introduttiva dal Presidente AIN Minopoli.

La Viceministra dell’ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava ha ribadito la necessità di accompagnare la transazione ecologica con una cultura ambientale che vada oltre i timori del passato, investendo nel futuro e nelle nuove tecnologie.

La giornata è proseguita con la tavola rotonda dedicata alle aziende italiane che hanno presentato le proprie competenze e le proprie attività nel settore nucleare. Sono intervenuti: Roberto Adinolfi, Presidente di Ansaldo Nucleare, Stefano Buono, CEO di Newcleo, Alessandro Dodaro, Direttore Fissione e Fusione Nucleare ENEA, Piero Grillo, Amministratore Delegato di Fincantieri SI, Ugo Salerno, Presidente e AD Rina e Luca Oriani, Senior Vice President Westinghouse Electric Company LLC.

È intervenuto poi Marco Enrico Ricotti, Professore Ordinario di Impianti Nucleari al Politecnico di Milano, che ha ribadito la centralità della ricerca italiana nei progetti di fusione nucleare e sugli Small Modular Reactor.

La giornata si è conclusa con un focus sulla fusione nucleare, all’indomani degli ottimi risultati annunciati dal governo americano. Sono intervenuti sul tema: Francesca Ferrazza, Responsabile Fusione Magnetica ENI, Marianna Ginola, Responsabile sviluppo commerciale SIMIC, Sergio Orlandi, Head of Construction ITER, Domenico PIerni, AD Monsud SpA, Luca Tosto, Managing Director Walter Tosto e Francesco Romanelli, Presidente Consorzio DTT.

Sono diversi i progetti sulla fusione – ambiziosi, ma concreti – nei quali l’Italia gioca un ruolo da protagonista con le proprie aziende e i propri centri di ricerca.

 

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