Il governo francese, alle prese con la crisi economica post-pandemia, ha lanciato un corposo piano di rilancio del valore di 100 miliardi di euro. 30 miliardi saranno destinati alla transizione ecologica, in particolare a misure in grado di abbattere direttamente le emissioni e di rinnovare il parco automobilistico.
Tra le misure spicca lo stanziamento di 470 milioni di euro per la formazione e la competitività nel campo nucleare, in particolare per attività di ricerca e sviluppo inerenti i reattori modulari di piccola taglia (SMR).
La notizia è stata accolta con una certa soddisfazione dalla Società Francese per l’Energia Nucleare (SFEN), la quale non ha mancato però di sottolineare come siano urgenti decisioni ben più corpose al fine di svecchiare la flotta nucleare francese e garantire la competività della filiera nazionale, la sicurezza energetica e i poani di decarbonizzazione a lungo termine.