Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, durante una visita alla Siemens Energy di Mülheim an der Ruhr dove al momento si trova proprio una turbina al centro di una disputa con la Russia, riapre per la prima volta al nucleare.

Ha dichiarato infatti che se l’Europa chiedesse alla Germania di mantenere in funzione le tre centrali – che apportano un “piccolo contributo” (6%) – “potrebbe aver senso” lasciare che operino anche oltre lo shutdown previsto per fine anno.

L’Unione Europea ha varato un piano di emergenza che prevede tagli ai consumi del 7% entro marzo, ma la Germania è più esposta della media europea – e finalmente il nucleare si riprende il posto che gli spetta. La più piccola componente della coalizione di governo, i liberali, è portavoce di questo ripensamento dello shutdown e nonostante i Verdi abbiano sempre opposto resistenza, forse si intravede uno spiraglio di apertura.

In ogni caso, Scholz ha confermato che le autorità prenderano una decisione tra qualche settimana, quando arriveranno i risultati di uno stress test sul sistema elettrico tedesco al momento in corso.

 

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