In risposta alla pubblicazione, agli inizi di Marzo, della strategia industriale europea, il Direttore Generale di FORATOM Yves Desbazeille è tornato a rimarcare il ruolo chiave dell’energia nucleare in Europa.
In un articolo apparso su NewEurope ha sottolineato come gran parte della futura crescita economica europea dipenderà dalla capacità di centrare gli obiettivi di decarbonizzazione ed allo stesso tempo di assicurare l’accesso all’energia elettrica in modo affidabile e continuo e a costi competitivi.
A questo riguardo è evidente il ruolo sia presente sia potenziale del settore nucleare, che da solo fornisce circa il 20% dell’elettricità europea e circa il 30% di quella a basse emissioni. Inoltre, le potenzialià del nucleare vanno ben oltre alla produzione di energia elettrica, con la possibilità di produrre sia calore per usi residenziali ed industriali nonché idrogeno quale vettore energetico per i futuri mezzi a basse emissioni.
Tuttavia è necessaria da parte delle istituzioni europee una piena presa di coscienza del valore dell’industria nucleare, che passi anche attraverso una riforma delle politiche energetiche e del mercato elettrico volta ad incoraggiare e a sostenere gli investimenti in questo settore.
La riuscita delle politiche di decarbonizzazione a lungo termine, senza compromettere la competitività e la sicurezza energetica, richiederanno – nota Desbazeille – una capacità nucleare europea pari a 120 GW al 2050 (oggi sono 106 GW, ndr), il che vuol dire costruzione di nuovi reattori.
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