Oggi a Brussels si è tenuto l’evento Euratom Research in Action and Opportunities for Europe.

La fitta agenda ha visto alternarsi esponenti di alto profilo di IAEA, CEA, IRSN, Westinghouse, ENS, ENEN, EDF, SNETP, nucleareurope, F4E, e naturalmente di Euratom e della Commissione Europea, compresa la Commissaria Europea per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù Mariya Gabriel.

I punti chiave dei molti interventi sono disponibili sugli atti del convegno, a questo link.

L’evento è stata anche l’occasione per la firma della Dichiarazione EU SMR 2030, sul ruolo sul ruolo della Ricerca, Innovazione, Didattica e Training per la sicurezza degli Small Modular Reactors nell’Unione Europea.

La dichiarazione riconosce che, per gli stati che scelgono di includere il nucleare nell’energy mix, gli SMR possono essere complementari agli assets esistenti, e anche le fonti rinnovabili migliorando la stabilità della rete elettrica.

Diversi Stati Membri e il settore privato stanno investendo molto in ricerca e sviluppo su SMR: la Commissione Europea destinerà 15 milioni per LWR SMRs e 12 milioni per Advanced Modular Reactors.

L’intera dichiarazione è disponibile su questo link.

Tra gli stand Nuward, newcleo e Teplator con modellini 3D e realtà virtuale per la visualizzazione dei reattori in progettazione.

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