Comunicato Stampa: La filiera nucleare italiana davanti alla sfida dell’energia del Sole

È stata presentata oggi, venerdì 16 luglio, l’indagine “La filiera italiana della fusione: una filiera industriale strategica per la futura competitività dell’Italia”, un’iniziativa voluta da AIN, Associazione Italiana Nucleare, in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università di Genova, DIEC.

La fusione nucleare è l’energia nucleare “pulita”, che riproduce le reazioni che avvengono nel sole. Proprio la fusione nucleare costituisce oggi una grande opportunità per l’Italia e le imprese italiane, che può essere colta a pieno agendo in una logica sistemica di filiera, tanto più in un quadro in cui la transizione energetica ed ecologica ha un ruolo determinante.

La presentazione ha fornito una visione globale dell’impegno italiano nella filiera della fusione nu- cleare, in particolare nel progetto europeo ITER, il consorzio internazionale che sta completando il grande impianto sperimentale di fusione a Cadarache, in Francia. ITER (il cui avviamento è previ- sto nel 2026) è un tassello fondamentale della roadmap che la Commissione Europea persegue per arrivare ad un impianto dimostrativo di produzione di energia elettrica da fusione (DEMO) in- torno al 2050. Il Progetto ITER può contare su un budget di 20 miliardi di euro: sul totale delle atti- vità già assegnate, le aziende italiane si sono già aggiudicate il 20% degli ordini. Strettamente col- legato alla realizzazione del reattore Tokamak di ITER è la realizzazione della macchina DTT (Di- vertor Test Tokamak), la cui costruzione è stata avviata nel sito ENEA di Frascati con un budget di circa 600 milioni di euro. La partecipazione alla realizzazione di ITER e del DTT, come anche al successivo sviluppo di DEMO, rappresenta un’occasione irripetibile per un’affermazione dell’industria italiana nel settore degli impianti a fusione.

I dati dell’indagine sono stati commentati durante una tavola rotonda che ha visto gli interventi del Presidente dell’Associazione Italiana Nucleare Umberto Minopoli e di alcuni tra i maggiori player italiani della filiera della fusione nucleare, tra cui Luca Manuelli, AD di Ansaldo Nucleare, Davide Malacalza, Presidente di ASG Superconductors, Marco Ricotti, Presidente del CIRTEN (Consor- zio Interuniversitario per la Ricerca Tecnologica Nucleare), Piero Grillo, AD di Fincantieri SI, Ma- rianna Ginola, responsabile commerciale SIMIC.

L’iniziativa ha visto il supporto di Confindustria, che ha aderito al progetto. La fusione nucleare rappresenta un settore ad alto contenuto di innovazione, che in Italia ha visto convergere grandi aziende e piccole e medie imprese. Nel complesso, solo il 35% dei soggetti imprenditoriali coinvolti ha un consolidato background nucleare: ciò dimostra che questa catena del valore ha grande ca- pacità attrattive per imprese ad alta tecnologia.

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Il servizio del TGR Liguria sull’evento.

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