Pubblichiamo volentieri una lettera inviata dalla Presidente della
Società Italiana di Fisica, nonchè Presidente del Museo Storico della
Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi, Prof.ssa Angela Bracco,
al Corriere della Sera, come commento all’articolo e video del Prof.
Carlo Rovelli su Enrico Fermi recentemente pubblicati dal quotidiano.
Nell’articolo e video di Rovelli infatti, il grande scienziato italiano
viene condannato senza appello, travisando le motivazioni della sua
vincita del premio Nobel e presentandolo in poche parole come un
fascista guerrafondaio.
La figura di Fermi, come quella di molti scienziati della sua epoca, va
contestualizzata all’interno degli anni tremendi della guerra e della
minaccia non solo della supremazia di feroci dittature, ma anche della
persecuzione di interi gruppi sociali e popoli. Per non dire che la sua
statura e i suoi immensi contributi alla fisica moderna non possono
essere contaminati da giudizi discutibili e di stampo ideologico sul suo
operato come uomo e scienziato.
Francamente, di questa specie di “cancel culture” verso una figura
storica della scienza che tanto ha dato all’umanita’, tra cui ci piace
ricordare l’energia nucleare pacifica, non si sentiva proprio il bisogno.
Lettera del prof. Ambrosini, membro del Direttivo AIN, in risposta al Prof. Rovelli su Enrico Fermi
Nell’epoca dei social è opportuno che coloro che conoscono in modo approfondito materie che sfuggono…