– aggiornato al 1 aprile –
Il 31 marzo l’Ucraina ha informato la IAEA che le forze russe, che avevano preso il controllo di Chernobyl il 24 febbraio, hanno lasciato il sito ed è tornato nelle mani del personale ucraino. Ricordiamo che al personale era stata impedita la turnazione fino al 20 Marzo.
Inoltre la IAEA ha dichiarato che non è stata in grado di confermare la notizia che forze russe abbiano ricevuto alte dosi di radiazioni all’interno della zona di esclusione di Chernobyl, come riportato da alcuni media. La IAEA sta cercando di raccogliere le informazioni necessarie per una valutazione indipendente della situazione.
Il direttore Grossi nella sua missione nel Paese ha visitato uno dei reattori, ribadito la necessità di azioni urgenti che possano ridurre i rischi di incidenti nucleari e al contempo garantire il funzionamento delle centrali e dei siti nucleari. Non si tratta quindi solo di riunioni con esponenti del governo ma la IAEA sta fornendo anche supporto tecnico.
Grossi durante la visita alla centrale South Ukraine ha incontrato il Ministro per l’Energia Galushchenko, il direttore dell’ente regolatore Korikov, il direttore Kotin dell’azienda Energoatom che opera i reattori e il direttore della centrale Polovych.
Il 1 aprile poi il direttore generale Grossi ha incontrato il direttore generale di Rosatom, Likhachev e altri ufficiali russi in Kaliningrad, ed ha poi fatto ritorno al quartier generale IAEA in Vienna.
Al momento 8 dei 15 reattori erano in funzione, di cui due nell’impianto di Zaporizhzhya controllato dalle forze russe.