Ecco un breve recap dei maggiori avvenimenti delle ultime settimane.

 

Il 19 Aprile, dopo più di un mese, le comunicazioni tra l’ente regolatore e la centrale di Chernobyl sono state ripristinate – con soddisfazione del Direttore Generale IAEA Rafael Grossi. Le forze russe avevano preso il controllo della centrale il 24 Febbraio, ritirandosi il 31 marzo.

Il 20 Aprile l’Ucraina ha fatto sapere che la condizione generale dell’area intorno a Chernobyl rimane difficile a causa di infrastrutture distrutte o attività di sminamento, e che quindi non ha ancora avuto la possibilità di visitare la facility.

Il 22 Aprile è stata annunciata una missione di esperti della IAEA presso l’impianto di Chernobyl a partire dal 26 Aprile, giorno dell’anniversario dell’incidente di 36 anni fa. Grossi ha dichiarato “basandoci sulle nostre misure scientifiche e valutazioni tecniche, saremo in grado di comprendere meglio la situazione radiologica presente.”

Il 23 Aprile l’Ucraina ha fornito alla IAEA una lista di attrezzatura necessaria, attraverso lo Unified System for Information Exchange in Incidents and Emergencies (USIE). Molti Paesi Membri dell’Agenzia hanno prontamente mostrato la loro disponibilità a cooperare e mettere a disposizione il proprio equipaggiamento: questo verrà coordinato attraverso il meccanismo di Response and Assistance Network (RANET).

Il 26 Aprile il Direttore Grossi ha commemorato le vittime di Chernobyl e tutti coloro che hanno lavorato alacremente per ricostruirla e proteggerla. Inoltre, si è detto onorato di incontrare lo staff presente presso l’impianto e ringraziarlo per la loro resilienza e coraggio in questi periodi molto difficili.
Successivamente Grossi si è recato a Kiev per incontrare il Presidente Zelenskyy, con il quale ha avuto una conversatione approfondita sulla sicurezza delle strutture nucleari ucraine.

Nella conferenza stampa del 28 Aprile, il Direttore grossi ha condiviso un report approfondito della situazione, disponibile a questo link.

Il 29 Aprile, l’Ucraina ha informato la IAEA che Rosenergoatom, parte dell’azienda di Stato Rosatom, ha inviato un gruppo di specialisti nucleari presso la centrale di Zaporizhzhya, ancora controllata da forze russe ma operata da staff ucraino.

Al momento sono attivi 7 dei 15 reattori ucraini: due nella centrale di Zaporizhzhya, due a Rivne, due nella centrale denominata South Ukraine e uno presso Khmelnytskyy.
Le comunicazioni remote per i dati sulle salvaguardie da Chernobyl sono in fase di ripristino graduale, dopo un’interruzione di due mesi. Per quanto riguarda le quattro centrali operanti, le comunicazioni sono stabili.

 

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