Con l’approvazione del decreto di disattivazione da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico entra nel vivo lo smantellamento della centrale nucleare di Latina.
La fase 1 vedrà lo smantellamento dei sei boiler e l’abbassamento dell’altezza dell’edificio reattore da 53 a 38 metri, nonché la demolizione di molti edifici ausiliari. I rifiuti radioattivi già prodotti e quelli che verranno prodotti in questa fase saranno stoccati in sicurezza in un deposito temporaneo presso il sito e nell’esistente edificio reattore. Non è dunque prevista la realizzazione di ulteriori strutture di stoccaggio. Questa fase di attività durerà fino al 2027 per una spesa complessiva di 270 milioni di euro.
Solo successivamente alla realizzazione del Deposito Unico Nazionale per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi sarà possibile procedere alla fase successiva, con lo smantellamento del reattore e la restituzione senza vincoli del sito alla collettività.
La centrale di Latina è l’ultima, dopo quelle di Trino, Garigliano e Caorso, ad entrare nella fase di decommissioning.
Fonte:
https://www.sogin.it/it/media/news/approvato_decreto_disattivazione_centrale_latina.html