Le operazioni di decommissioning della centrale nucleare di Caorso sono entrate in una fase decisiva lo scorso Gennaio, con l’inizio del trasferimento di 5600 fusti di fanghi e resine radioattive verso l’impianto di trattamento di Jaslovské Bohunice, in Slovacchia, dove verranno ricondizionate per lo stoccaggio in sicurezza.
Quel che è meno noto è che Ansaldo Nucleare, società affidataria dell’operazione, ha progettato e sviluppato un robot (Machine Retrival System, MRS, nel gergo tecnico) appositamente per la verifica e la rimozione dei fusti dalle nicchie difficilmente accessibili dove ora si trovano. Un robot molto compatto, capace di muoversi in luoghi angusti, e nel contempo capace di eseguire le misure sofisticate necessarie a verificare le condizioni dei fusti e il loro trasporto in sicurezza. Capace inoltre di rispondere a eventuali emergenze, come mettersi in salvo e ritrovare la via d’uscita in caso di terremoto o altro evento esterno.
Secondo Francesco Orzelli, progettista e analista strutturale di Ansaldo Nucleare, è stata una sfida avvincente: si e trattato infatti non solo di sviluppare il robot partendo da un prototipo elaborato con stampante 3D, ma di sviluppare anche la soluzione ideale per portare a compimento il lavoro, che è stata affidata dal committente (SOGIN, ndr) completamente ad Ansaldo Nucleare. Ogni operazione di decommissioning infatti è resa speciale dal particolare contesto in cui si opera, il che rende necessario sviluppare sempre nuove strategie e non sufficiente affidarsi all’esperienza pregressa.
Il trasferimento dei fusti è previsto concludersi nel 2022.
Per approfondire:
https://www.world-nuclear-news.org/Articles/Ansaldo-Nuclear-provides-robot-for-Caorso-decommis