Continuiamo la serie di approfondimenti sugli usi della scienza e tecnologia nucleare. Mentre nell’immaginario comune la parola nucleare richiama quasi esclusivamente l’uso energetico o, nei casi peggiori, bellico di questa tecnologia, essa trova in realtà impiego nei settori più disparati. In questo articolo scopriremo i molteplici usi della tecnologia nucleare nel campo dell’agricoltura e della sicurezza alimentare.

L’agricoltura è una delle attività più importanti del genere umano, almeno da quando la civiltà, grazie alla scoperta dell’agricoltura, è divenuta stanziale, con ciò causando una vera e propria esplosione demografica. L’aumento demografico continua anche oggi e, assieme ai mutamenti climatici, mette a dura prova la capacità umana di assicurare a ciascuno il nutrimento necessario. La sicurezza alimentare, nell’accezione più ampia del termine, è l’insieme delle politiche e degli interventi volta a garantire a ciascuno l’accesso al cibo, in maniera continuata e sana.

Negli ultimi tempi si è inoltre posto l’accento sulla sostenibilità ambientale delle pratiche agricole (incluso l’allevamento di bestiame), dal momento che la produzione di cibo con pratiche intensive è spesso a detrimento della conservazione degli ecosistemi naturali. Un modo efficace per diminuire l’impronta umana sull’ambiente nel settore agricolo è aumentare la resa delle coltivazioni e degli allevamenti. Maggiore resa per unità vegetale o animale significa infatti minor uso del suolo per parità di produzione. La selezione delle specie (vegetali e animali) più produttive è una pratica antica quanto l’agricoltura, ma in genere richiede tempi abbastanza lunghi. Alcuni dei metodi più innovativi utilizzati per migliorare la resa delle produzioni agricole fanno utilizzo di tecnologie nucleari, permettendo di raggiungere risultati eccellenti in tempi molto ridotti.

La IAEA e la FAO sono impegnate in oltre 200 programmi di cooperazione internazionale, per una spesa annua di circa 14 milioni di dollari, volti a implementare l’uso delle tecnologie nucleari in questo campo.

Nel seguito di questo articolo daremo sette esempi e altrettante storie di successo.

  1. Miglioramento della resa e della salute degli animali

La tecnologia nucleare contribuisce all’aumento della resa degli animali di allevamento, a prevenire e controllare la diffusione di malattie e a proteggere l’ambiente.

Il Camerun ad esempio usa con successo la tecnologia nucleare per la riproduzione, la selezione, l’inseminazione e il controllo delle malattie dei capi di bestiame. L’incrocio del Bos indicus con il Bos taurus ha permesso agli agricoltori camerunensi di triplicare la resa di latte. Un altro programma ha drammaticamente ridotto l’incidenza della Brucellosi, una malattia animale trasmissibile all’uomo laddove si consumi latte non pastorizzato o carne poco cotta.

  1. Uso più razionale del suolo e dell’acqua

In molti Paesi le tecnologie nucleari contribuiscono a razionalizzare l’uso del suolo riducendo l’uso di fertilizzanti e a ridurre la quantità d’acqua necessaria alle coltivazioni. Ad esempio nel Benin, grazie all’uso di un isotopo dell’azoto (15N) come tracciante dell’assorbimento dell’elemento da parte della coltivazione, sono state individuate delle tecniche di rotazione agricola che aumentano la resa del cereale coltivato (50% nel caso del mais) riducendo l’uso di fertilizzanti del 70%.

In Kenya, i Masai hanno conseguito un raddoppio della resa agricola risparmiando il 45% dell’acqua rispetto a colture tradizionali, adottando uno schema di micro-irrigazione facilitato dalla tecnologia nucleare.

Foto via FAO

  1. Controllo dei parassiti

La sterilizzazione degli esemplari maschi d’insetti infestanti è una tecnica molto utilizzata per combattere le specie nocive per le coltivazioni senza l’uso di pesticidi tossici. Vi fanno ampio ricorso ad esempio Messico, Guatemala e Stati Uniti per limitare la propagazione della Mosca Mediterranea della frutta. Questo metodo, a differenza dell’uso di pesticidi, contrasta anche l’insorgenza di specie invasive.

Foto via FAO

  1. Sicurezza alimentare

Il cibo in commercio è scrupolosamente controllato da agenzie nazionali per garantirne la salubrità e per contrastare le frodi alimentari. Tramite traccianti isotopici è possibile verificare la presenza di contaminanti (quali ad esempio medicinali di origine veterinaria nella carne) dannosi per la salute prima che il prodotto sia immesso in commercio. I programmi congiunti IAEA/FAO hanno aiutato Pakistan, Angola e Mozambico ad applicare queste metodologie alla loro filiera agricola.

Foto via FAO

  1. Emergenze radiologiche

La radioattività è un fenomeno naturale ed è ovunque intorno a noi e dentro di noi. Ma in caso di incidente nucleare con dispersione di materiale radioattivo, la conoscenza della mobilità dei radionuclidi nell’ambiente e nella catena alimentare è di fondamentale importanza per prevenire la contaminazione del cibo e dunque possibili danni alla salute pubblica. Nel 2011, dopo l’incidente di Fukushima, la IAEA e la FAO contribuirono alla creazione di una meticolosa banca dati per proteggere l’industria alimentare ed i consumatori.

  1. Adattamento ai cambiamenti climatici

L’adattamento delle specie vegetali ed animali ai cambiamenti climatici è una misura cruciale per i Paesi più esposti alla malnutrizione e alla povertà. Le già menzionate tecniche di selezione delle specie più resistenti, produttive ed adatte, tramite tecnologie nucleari hanno aiutato gli agricoltori del Burkina Faso a selezionare capi di bestiame e coltivazioni più resilienti.

  1. Prevenzione delle carestie stagionali

Perdere un raccolto può significare perdere la vita per le popolazioni rurali che da esso dipendono. Le carestie – per noi retaggio dei libri di Storia – sono ancora una realtà in alcune aree del mondo. L’introduzione tramite tecniche nucleari di varietà di coltivazioni mutanti consente di accorciare i tempi di crescita e maturazione, permettendo di avere un raccolto sostitutivo o aggiuntivo seminando a stagione inoltrata. Ad esempio nel Bangladesh, l’introduzione della Binadhan-7, una varietà di riso a rapida maturazione, ha consentito di aumentare la produzione di riso del 26% in meno di dieci anni.

Nel prossimo articolo della serie parleremo degli usi della tecnologia nucleare applicati all’industria.

Per ulteriore approfondimento:

https://www.iaea.org/topics/food-and-agriculture

http://www.fao.org/zhc/detail-events/en/c/1039633/

 

 

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